Benvenuti nella sezione di Piscor dedicata alle canne da pesca, quì potrai trovare una vasta scelta di canne specifiche dei migliori materiali, con azione, range, lunghezza, per tutte le tecniche di pesca in mare e in acque interne, Surfcasting, pesca a fondo, bolentino, traina, spinning, bolognese, carpfishing, tota lago, inglese, feeder e tanto altro ancora.
La canna è forse lo strumento con il quale il pescatore ha un rapporto più intimo, è lei che ci trasmette gran parte delle sensazioni nel lancio o nel combattimento con la preda, una canna inadatta o con la quale non ci si sente a proprio agio, rischia di compromettere il nostro divertimento, per questo è importante scegliere bene, noi di Piscor offriamo tutto il nostro supporto e la nostra esperienza perchè tu possa scegliere il meglio per te e per le tue esigenze, quì troverai gli strumenti migliori per sentirti sempre al top in ogni situazione.
Daiwa, Shimano, Trabucco, Maver, Colmic, Lineaeffe, Tubertini, sono alcuni dei prestigiosi brand, presenti nel nostro catalogo, bastano pochi, click per avere subito a potata di mano ciò che cerchi, inoltre grazie alla nostra comunity, potrai scambiare pareri o trovare risposte alle tue domande interagendo con altri appassionati.
Scorri il nostro catologo, scopri le novità e le offerte, trova i migliori attrezzi a prezzi imbattibili concediti il meglio Con Piscor.
Le prime canne da pesca, furono concepite in canna di bambù, un materiale robusto ed elastico, ottimo per assolvere allo scopo. Le più sofisticate lavorazioni prevedevano più lamine incollate longitudinalmente, “refendou”. Questa tecnica costruttiva permetteva di ottenere fusti sottili, resistenti ed elastici, la produzione di canne in refedou è rimasta in auge fino agli anni 60, oggi quasi scomparsa, se non per la costruzione artigianale nell'ambito della pesca a mosca.
L'avvento della fibra di vetro fu una rivoluzione che soppiantò in breve le produzioni in bambù, i vantaggi di questo materiale furono subito comprese e preferiti dalla gran parte dei pescatori, la fibra di vetro offriva, grande elasticità e resistenza, pesi contenuti in rapporto alla lunghezza, le canne in fibra di vetro trovarono rapida diffusione, per le qualità intrinseche del materiale, ma anche perché più consono a rientrare nelle dinamiche produttive industriali.
L'ulteriore salto di qualità nella costruzione di canne da pesca arriva con l'avvento della fibra di carbonio, grazie a questa è stato possibile ridurre ulteriormente i pesi e lavorare sulle azioni determinando il grado di rigidezza, e risposta dell'attrezzo.
Inizialmente, la fibra di carbonio era riservata a pochi attrezzi molto pregiati e costosi, oggi, è il materiale più comunemente utilizzato, lo si può apprezzare anche in canne non per forza costose, negli attrezzi più economici è spesso impiegato abbinato alla fibra di vetro.
Le canne da Surfcasting, si dividono sostanzialmente in tre categorie: telescopiche, tre pezzi, due pezzi. Per quanto azioni range e lungezze possano variare il comun denominatore richiesto, è la robustezza e la prestazionalità, necessaria per fronteggiare le condizioni che questa tecnica presuppone. La potenza va da un minimo di 150g, a 220g, la lunghezza, dai 360, ai 420 cm, in tutte e tre le tipologie si può accomunare questo dato.
Le telescopiche sono in genere adatte a lanci come l'above o i side cast, destinate quindi ad un utilizzo più immediato. Le tre pezzi, offrono il vantaggio di una solidità complessiva maggiore visto il numero minore di sezioni, i modelli più performanti, permettono di osare qualcosa in più nel lancio, anche se siamo ancora lontani dalle performance delle due pezzi.
Le due pezzi per antonomasia, presentano un’azione particolare, con una ripartizione di potenza più o meno marcata delle sezioni, una cima elastica un arco reattivo e un manico che funge da leva, ovviante da marca a modello, la distribuzione di questa ripartizione può variare più o meno marcatamente.
Le canne da surf in due pezzi, sono canne che si abbinano al meglio con il mulinello a bobina rotante, necessitano di una certa pratica, perchè progettate per lanci impegnativi come il ground cast o il pendulum. Un cenno va fatto, riguardo la cima che in tutte le tipologie, deve essere sufficientemente elastica da accompagnare il moto ondoso e segnalare le tocche delle prede.
Le canne da carpfishing, sono generalmente di lunghezza variabile dai 12ft (circa 360cm), 13ft (circa 390cm), comunente in 2 sezioni ma non mancano modelli telescopici o in tre pezzi. Devono essere robuste, dal momento che sono destinate all'incontro con grosse carpe, con anelli di qualità e materiali solidi.
La potenza è espressa in libbre, e va da 1, 75 a 5,5 libbre, tale dicitura fa riferimento al peso necessario per flettere la canna di 90°.
La scelta va effettuata tenendo conto degli ambienti in cui si opera, alle distanze operative, e alla corporatura del pescatore, nonché alla mole delle prede insidiate. Le canne ad azione parabolica sono le più semplici da utilizzare anche da lanciatori non particolarmente dotati tecnica. Sono sicuramente da preferire nella corta distanza. Le progressive, sono più poliedriche e si adattano a molteplici situazioni. A differenza delle paraboliche, presentano una riserva ulteriore di potenza nell'arco che le rende più performanti nella ricerca della distanza di lancio.
Le canne ad azione di punta, “fast action”, sono le più performanti balisticamente, studiate appositamente per ottenere le massime distanze di lancio, ma anche tecnicamente più impegnative da gestire. In base all'impiego lunghezza e libraggio possono variare, purtroppo, le più rigide sono anche più sorde nel combattimento. Relegate quindi ad impieghi estremi, come pesi importanti da lanciare e spot accidentati, si può affermare che le 12ft da 2,75/3 libbre siano le più poliedriche e versatili, tuttora le più utilizzate.
La pesca a spinning è una tecnica che trova spazio in vari contesti, dalle acque dolci al mare, molteplici sono anche le prede insidiabili come specie e stazza e le esche artificiali impiegabili, di conseguenza, il modo le canne da spinning è molto vario e diversificato. Partendo dalle sezioni, possiamo dividerle in 4 categorie: monopezzo, 2 pezzi, 3 pezzi, 4 o più pezzi, di lunghezza compresa tra i 180 e i 260cm.
I tipi di azione, come in altre tipologie di canne, varia, da quella più parabolica e morbida, a quella più rapida e reattiva, “fast”, più la canna è rapida più l'azione è di punta, ovvero il fusto si irrigidisce esponenzialmente man mano che dalla punta si arriva al manico.
Naturalmente le grammature lanciabili variano in base alle esche e di conseguenza alle prede, da quelle più leggere da pochi grammi come le canne da spinning alla trota, alle più potenti fino a 50g, per mare o grossi predatori. In genere all'aumentare del range l'azione tende a essere proporzionalmente più marcata di punta e rapida, anche se i fattori che influiscono sulla scelta vanno anche rapportati alle esche e alle tecniche di recupero. Un’azione piuttosto che un’altra agevola un determinato stile di recupero
La canna Bolognese, è l'evoluzione della canna fissa, munita di anelli e mulinello, per consentire il posizionamento della montatura a maggiori distanze, e agevolare il combattimento con prede di taglia. Come per le fisse le lunghezze variano dai 4 ai 10m, telescopiche per favorirne la praticità di trasporto viste le lunghezze considerevoli.
Nate per la pesca alla passata in fiume, hanno trovato grande popolarità anche in mare, per la pesca da moli o scogliere. L'azione può essere parabolica, o concentrata sulla punta, le paraboliche consentono ottime distanze con poco sforzo, le azioni di punta favoriscono una pesca veloce, con ferrate rapide. Entrambe le tipologie sono molto utilizzate, il campo d'impiego decreta la scelta di una o dell'altra.
Ad oggi, l'impiego di materiali come il carbonio, e dei vari moduli di questo, ha permesso di produrre attrezzi, leggeri e prestanti, che non affaticano il pescatore, e che permettono di fronteggiare prede considerevoli, con fili capillari.
In principio, il bolentino veniva praticato con lenze a mano, attualmente la maggior parte dei praticanti canne specifiche. Le canne da bolentino variano in funzione dei fondali e delle prede, di conseguenza delle correnti e dei pesi impiegati. L'azione di punta è la preferita, perchè consente di gestire carichi importanti mantenendo una buona riserva di potenza senza cedere sino al manico.
La lunghezza va dai 2 ai 350cm e va rapportata al tipo di imbarcazione e alle montature usate. Se si opera a grandi profondità prossime ai 100m, la canna deve poter gestire zavorre, correnti e recuperi impegnativi, i modelli specifici per tale scopo, arrivano a gestire pesi di 200g e oltre. Mentre per bassi fondali e piccole prede si possono impiegare attrezzi, più leggeri, da 30 a 60g, passando da questi estremi, la scelta spazia tra varie grammature, intermedie.
La canna fissa è la più antica tecnica di pesca conosciuta, oggi i progressi tecnologici, hanno permesso un rinnovamento anche di questa tipologia di pesca, dal bambù, alle più pregiate fibre di carbonio, le canne fisse attuali, giovano di una leggerezza e solidità eccezionali.
La lunghezza varia dai 4 ai 12m, rigorosamente telescopiche, sono largamente utilizzate in acque interne e in mare, la lunghezza è scelta in base alla profondità, sia alla distanza operativa, l'elasticità della cima e il raccordo ben progettato in armonia col fusto, permette di gestire anche prede importanti con fili capillari, dello 0.10. Il mercato offre un’ampia scelta, variegata in azioni e lunghezze, e prezzi.