I monofili sintetici in nylon, sono stati i primi ad essere prodotti industrialmente, specificatamente dedicati ad uso alieutico, tuttora sono i più diffusi e utilizzati. Sono prodotti in svariati diametri espressi in mm, da quelli capillari, a quelli superiori al mm.
La sfida delle aziende, in Italia per esempio abbiamo Trabucco, Tubertini e Colmic è quella di produrre il filo dal rapporto diametro/carico di rottura sempre più elevato, espresso generalmente in Kg. In effetti, dai primi nylon ad oggi, sono stati fatti passi da gigante a livello qualitativo.
I fili in nylon, tenendo conto delle differenze di marca e modello, presentano generalmente, una marcata elasticità. Questo può essere un vantaggio, nel combattimento con la preda, o per compensare l’eccessiva rigidità della canna. Di contro può penalizzare, nelle tecniche dove è richiesta estrema sensibilità, o una risposta istantanea nella ferrata.
Sono i più diffusi come fili da bobina, in questo contesto sono molto apprezzati i cosiddetti siliconici. Questi presentano appunto nella mescola polimerica percentuali variabili di silicone, ciò li rende più morbidi e pastosi al nodo, anche se di norma i carichi di rottura sono leggermente inferiori ai classici nylon. Sono prodotti in tanti colori, dai trasparenti, utili per i finali, a quelli dalle tinte forti, per favorire la visibilità, prevalentemente utilizzati in bobina.
Un’altra caratteristica peculiare dei nylon, è la cosiddetta memoria. In sostanza è la capacità di conservare una piega. Questo può avvenire dopo un garbuglio, dove anche dopo sbrogliata la parrucca, il filo non si ridistende nella sua linea originaria, ma anche ben stirato tende a conservare pieghe e strozzature. Tipico anche fenomeno delle spire sui fili in bobina, dovuto appunto a questa peculiarità di cui è bene tener conto quando si sceglie un nylon.
Riguardo l'offerta del mercato, non c'è azienda che non abbia in catalogo una vasta scelta di fili, dalle più svariate caratteristiche e diametri. Su Piscor.it trovate un vasto assortimento di fili Shimano, Asso, Colmic, ma anche fili Trabucco, Tubertini, Daiwa, solo per citare alcuni marchi.
I fluorocarbon sono dei monofili, di produzione abbastanza recente. Nati in Giappone, presentano come peculiarità principale, la totale trasparenza e invisibilità in acqua, la materia che li compone ne dona anche una certa rigidità e resistenza all'abrasione.
Questo li fa preferire nella realizzazione di finali, da adottare nelle più svariate tecniche, dalla traina, al carpfishing, surfcasting, spinning e tante altre, dove il fluorocarbon sta ottenendo sempre più diffusione.
Famosi perchè i primi a essere diffusi nel mercato, I fluorocarbon Seguar, oggi, ogni azienda propone uno più modelli di fluorocarbon, con specifiche variabili, ma che conservano quelle che sono le peculiarità principali di questo prodotto.
Si possono definire ibridi tra fluorocarbon e nylon, consistono infatti in un’anima di nylon rivestita di uno strato di fluorocarbon, l'obbiettivo è quello di ottenere una buona invisibilità, ma anche una discreta resistenza all'abrasione senza rinunciare all'elasticità del nylon.
I trecciati, come si evince dal nome, sono composti da una moltitudine di fili sintetici intrecciati, “Dynema”, non sono trasparenti, di conseguenza non possono presentare doti di invisibilità in acqua. Hanno un carico di rottura, a parità di diametro, superiore a qualsiasi monofilo, l'elasticità è quasi nulla, sono estremamente morbidi e flessibili.
Il campo di impiego principale è quello di fili da bobina, le loro prerogative li fanno preferire in alcune tecniche dove si cerca il massimo in termini di lancio. Vista l'assenza di memoria e la possibilità di impiegare diametri inferiori ai classici monofili, la loro rigidità, può essere utile in tecniche dove serve una risposta immediata e un contatto diretto tra canna e complesso pescate.
Si presta perfettamente per la pesca a spinning, quindi, dove garantisce ferrate molto efficaci se si opera a distanze estreme tra canna e preda. Non solo nella pesca a spinning è utile il trecciato, anche in altre tecniche come nel vertical, nel surfcasting, nel carpfishing, ad esempio.
Di contro, soffrono se sottoposti ad abrasione, va tenuto conto perciò l'ambiente in cui si opera, che preferibilmente dovrebbe essere privo di ostacoli o rocce pericolose. Anche per questo prodotto l'offerta è vasta ed esaustiva, in catalogo Piscor.it possiede trecciati Shimano, trecciati Daiwa, Trabucco, Tubertini, Colmic, Lineaeffe, Penn, Okuma, Asso e tanti altri.
Si tratta appunto di fili in genere intrecciati, di filo di acciaio, sono usati per i finali dedicati a prede come pesci serra, palamite, barracuda, squali, e lucci, con un apparato boccale dotato di dentatura affilata, in grado di recidere facilmente un monofilo polimerico. Le misure sono espresse, generalmente in libbre, ovviamente salendo con il libbraggio aumenta lo spessore.
Sono molto utilizzati i cavetti termosaldanti, questi sono rivestiti da una guaina. Accostando o attorcigliando il cavetto, scaldando la guaina con un accendino questa fonde, permettendo di assicurare il cavo ad ami o girelle e moschettoni, senza l'utilizzo di nodi, che salendo con i diametri possono essere ostici da eseguire. In alternativa, si possono creare giunzioni tramite crimp, tubini in acciaio che fatti passare nel cavetto permettono di creare asole, schiacciandoli poi con delle pinze apposite.