Lo studio e la scelta di una lenza vincente per la pesca a traina col vivo richiedono molto tempo ed esperienza, messe a disposizione nel video odierno dall’esperto del team Tubertini, che spiega attentamente quali sono tutti i passaggi per la realizzazione di un corretto assetto pescante.
Per prima cosa è importante sapere di quali attrezzi disporre per poter creare un terminale simile.
Una forbice, una pinza grip, gli ami 5180 come ami ferranti, gli ami SSW come trainanti, girelle TB 110, piccoli elastici in caucciù, una guaina verde, il fluorocarbon della Momoi Neo, il Jig Line nella misura dello 0.47 e gli ami Gorilla.
L’esperto spiega immediatamente come realizzare un nodo fondamentale per questo tipo di pesca, ovvero il crazy knot, un nodo con un carico di rottura pari al 110%, dovuto ad un maggiore molleggiamento del nodo stesso che nel momento di strappo si allarga, comportando un 10% di carico di rottura in più.
Per crearlo è necessario prendere il fluorocarbon e la girella sopracitate, bloccare la girella con una pinza grip e posizionarla nel morsetto. Si infila poi il filo nella girella facendolo scorrere per circa 30 centimetri, prendendo i due capi e iniziando a girarli uno sull’altro, realizzando circa cinque giri e stringendo poi con la mano. Dopo il serraggio si realizzano tre giri nel senso contrario, serrando, per poi fare altri tre giri e serrando fino ad arrivare molto vicini alla girella. Una volta arrivati in fondo, vicino alla girella, si infila il capo nell’occhiello serrando poi con le pinze.
Un segreto per una maggiore tenuta del nodo è, dopo la sua realizzazione, andarne a rinforzare la chiusura, avvolgendo un trecciato alla base della girella, sopra alla chiusura stessa.
Immediatamente dopo si passa alla realizzazione del terminale con circa tre metri di fluorocarbon Neo e gli ami SSW nella misura 8/0, facendo passare un capo del fluorocarbon all’interno della guaina verde telata e, con un elastico in caucciù, si connette l’amo alla lenza, tagliandone poi le eccedenze.
Dopo aver connesso l’amo trainante si passa alla realizzazione della doppiatura finale creando un nuovo crazy knot che una volta sfilato dal morsetto creerà una doppiatura che finirà in bocca al pesce. Come precedentemente, anche questo nodo verrà rinforzato con del trecciato, per assicurarne ancora di più la tenuta. All’estremità di questa doppiatura viene posizionato l’amo ferrante, di misura molto simile a quella dell’amo trainante, che viene rinforzato anch’esso con del trecciato per evitare che scivoli lungo il gambo dell’amo.
Una volta terminata la realizzazione di questo sistema pescante, chiamata dal protagonista fiore matto, è il momento di un consiglio per gli appassionati di traina col vivo per l’innesco dei calamari con due amettini.
Necessario è il Jig Line di un diametro piuttosto importante da inserire nell’occhiello dell’amo e chiudere poi con un nodo a tre giri, connettendo successivamente un secondo amo con lo stesso nodo. Questo apparato pescante andrà connesso all’amo ferrante innescando con gli amettini il calamaro nella parte dei tentacoli.
Il sistema pescante è così concluso e, nonostante richieda tempo per essere realizzato, si rivela uno dei più efficaci e vincenti tra i sistemi pescanti per la traina con il vivo.