La battuta di pesca odierna si svolge in uno spot incantevole. Stiamo parlando di Peschiera, in un canale bellissimo e dalle condizioni ottimali. La compagnia è quella del team Trabucco, che si cimenta in una sessione di feeder ricca di preziosi consigli e aggiornamenti sulle novità del marchio.
Il primo step riguarda la preparazione delle pasture, quindi quali scegliere e come bagnarle. I due protagonisti consigliano di utilizzare River Mix Cavedano e Peschiera, rispettivamente nelle quantità di un chilo e due chili, per ottenere il composto adatto per la giornata, mischiando così due pasture dalla granulometria differente ma ricche entrambe di crisalide e formaggio, altamente catturanti per scardole e carpe.
Questo mix, insieme a caster e bigattini e a seconda delle situazioni anche qualche chicco di mais, creano la pasturazione perfetta per la sessione di pesca del giorno.
La ricerca delle prede comincia e i protagonisti mettono in pesca l’attrezzatura scelta per la giornata, ribadendo quanto la pesca a scardole sia divertente e dalle molteplici sorprese. Questo pesce, infatti, mangia sulle esche proposte in modo piuttosto vorace e violentemente, rendendo così la pescata più accattivante.
Il primo pesce non si fa attendere e una bellissima scardola viene mostrata davanti all’occhio attento della telecamera. Si tratta di pesci rilasciati dalla Federazione per un progetto di ripopolamento che rende questo fiume uno spot importantissimo per la pesca a feeder.
Immancabile in questa tecnica è la presenza dell’innesco del bigattino. In questo caso un bigattino bianco appena appuntato e uno pinky invece appuntato per la testa. Un innesco simile è molto utilizzato soprattutto per il suo movimento in fase di recupero della lenza; i bigattini, infatti, si vanno ad accoppiare, evitando così spiacevoli torsioni del finale.
Le scardole di Peschiera si susseguono una dopo l’altra mangiando sulle esche proposte, rendendo la giornata molto proficua e intensa.
Le catture sono alternate ai molti consigli che il team suggerisce, riguardanti anche il modo corretto di lanciare la canna. Il pasturatore posizionato a circa tre quarti della canna, si procede con un movimento del filo in modo da liberarlo dagli anelli, ci si alza guardando in avanti e poi indietro la canna, posandola poi subito dopo. Grazie a questo lancio, si andrà a pescare sempre nello stesso punto con estrema precisione ed evitando rotture proprio in fase di lancio, quindi danni dello shock leader.
Come spesso ribadito, avere la giusta attrezzatura può rendere la giornata di pesca vincente. L’ordine, infatti, così come la giusta suddivisione di esche e pasture sono di fondamentale importanza. Proprio per questo il marchio Trabucco ha pensato a dei contenitori in EVA estremamente facili da utilizzare e da pulire, leggeri e morbidi. Le diverse dimensioni degli scomparti permettono di avere a portata di mano ogni esca necessaria durante la pescata e, in caso di pioggia o di caldo estremo, dispongono di pratici coperchi per poter preservare le esche dagli agenti atmosferici.
Un altro accessorio indispensabile è un comodo tappeto su cui riporre l’attrezzatura da pesca. Questo prodotto è anche utile in fase di lancio in quanto l’amo tende ad aggrapparsi a qualche filo d’erba e quindi a rovinare la lenza. In questo caso invece il telo lascia scivolare via l’amo, preservandone l’integrità e permettendo lanci perfetti.
I segreti e i consigli non mancano e la giornata prosegue regalando ai protagonisti tantissime prede che vengono infine rilasciate nel fiume. L’attrezzatura e l’esperienza del team si rivelano così ancora una volta vincenti.