Oggi sul Magazine di Piscor il primo episodio della seconda stagione di Surfcasting Academy, lo speciale Trabucco che racconta il surfcasting a 360 gradi, mostrando questa tecnica in azione sulle più belle spiagge italiane, in compagnia dei migliori surfcasters nazionali.
I vari episodi avranno lo scopo di realizzare una panoramica di una delle tecniche più spettacolari che si possono praticare da terra, il mix perfetto di tecniche di lancio, forza fisica, , difficoltà delle prede.
Molte le situazioni di pesca affrotnate,passando dalla pesca con mare in tempesta, al beach ledgering in mare piatto, alla pesca con esche vive e trancioni per sfidare i predatori marini. Ovviamente non mancheranno mai gli approfondimenti tecnici sia sui prodotti utilizzati che sulle esche e le montature da preferire in ogni situazione di pesca.
In segno di buon auspicio, l’episodio si apre sulla stessa spiaggia del primo episodio della serie precedente anche se le condizioni di mare molto formato con corrente laterale fanno da subito comprendere che non si avranno i bei cefali da 800 grammi regalati dalla spiaggia l’anno precedente.
Un mare molto forte come quello che si presenta lascia poche alternative relativamente alla strategia di pesca, in quanto l’unica praticabile è proprio quella di una pesca sottocosta, ad una distanza di 50-60 metri perché pescare oltre significherebbe effettuare lanci a distanze impossibili. Quindi seppure la pesca è molto vicina alla riva, la corrente laterale del canalone individuato dovrebbe far tendere bene i braccioli e ben sperare nella cattura di qualche esemplare.
Per quanto riguarda le esche, sarebbe infruttuoso utilizzare l’arenicola, meglio infatti esche più resistenti e che meglio riescono a tenere l’innesco.
Le esche scelte per la sessione sono: l’occhio di canna, bibi di piccola taglia da innescare singolarmente o doppi in base alle esigenze e l’importante verme americano che grazie alle sue dimensioni e alla forte presenza di sangue è assolutamente micidiale per insidiare le spigole, che in presenza di tali condizioni, dovrebbero andare per la maggiore nella zona di pesca scelta.
Non mancano le catture, segno di grande attività nel sottoriva, ma la dimensione delle prede spinge a desiderare di incontrare qualche esemplare più emozionante. Sebbene il vento sia diminuito e il tramonto arrivato si deve attendere un’attenuazione della vorticità dell’acqua per sperare in prede più sotstanziose che purtroppo non arrivano.
Nei due immancabili spazi tecnici non mancano la presentazione dei prodotti di alta qualità utilizzati nel corso della sessione, come i fili XPS SURF e la canna Supernova.
La gamma di fili da imbobinamento Xps Surf vanta della migliore tecnologia T-Force, che li rende resistenti ma allo stesso tempo morbidi e scorrevoli sia in fase di lancio che di recupero. Dei fili espressamente concepiti per il surfcasting, disponibili in bobine da 300 metri e in un largo ventaglio di diametri disponibili che vanno dal 0.16 mm allo 0.35 mm.
II tutorial tecnico è invece dedicato alla realizzazione passo passo del Perfection Loop, un nodo che viene effettuato direttamente sul trave e che permette di collegare quest’ultimo alla shock leader per mezzo di una clip.
L’episodio prosegue con le riprese della seconda giornata di pesca , questa volta sulla spiaggia di a Montaldo di Castro, l’obiettivo della giornata e la ricerca del predatore con esche quali il polpo, l’occhio di canna e il bibi grande.
Ovviamente mentre alcune canne saranno dedicate a quest’obiettivo, non ne mancheranno altre con altri inneschi per la cattura di altri esemplari marini. Le condizioni del mare sono molto migliori rispetto alla giornata precedente e le canne vengono disposte in modo da coprire tutta la zona di pesca del canalone visibile e non lasciare nulla di intentato.
Infine la terza giornata di pesca, che si conclude con l'arrivo del tanto atteso predatore, ovvero la spigola. Una magnifica cattura che conclude il primo episodio della nuova serie di Surfcasting Academy.