La scelta del luogo da utilizzare per l’allevamento di riveste un’importanza quasi basilare per la giusta riuscita del progetto, l’ideale è un locale chiuso e di per sé già molto caldo, anche se dovremo comunque aggiungere una stufetta per i motivi che vedremo in seguito.
Il sottotetto o addirittura una piccola costruzione in cemento e mattoni e con solaio non molto alto sarebbero l’ideale. Il locale andrà comunque coibentato o con legno o meglio ancora con pannelli di polistirolo per mantenere, unitamente all’impianto di riscaldamento e ad un termostato, la temperatura costante di 24/25 gradi.
Una volta che l’allevamento avrà preso il via avremo, ogni 3 mesi circa, una nuova generazione da far crescere e custodire, e sarà quindi necessario organizzarci al meglio con scaffalature tutto intorno e cassette in plastica in modo da rendere il lavoro simile ad una catena di montaggio
Ciclo Vitale
Come possiamo facilmente immaginare tutto comincia con l’acquisto di una buona quantità dei classici caimani neri, la larva di Zophobas morio.
La fase più difficile, e anche la più segreta è quella in cui, scegliendo tra le larve migliori e applicando una sorta di antica alchimia, vengono prodotte le pupe.
L’unica notizia certa sull’argomento è che diversamente dalle camole della farina, per la larva di Zophobas morio, nelle condizioni climatiche che abbiamo in Italia, è necessario comunque l’apporto dell’uomo per riuscire in questa trasformazione.
Le pupe (stato della larva precedente all’insetto chiamato i gergo “mamma”), come del resto anche gli insetti e successivamente i caimani, vengono conservati in vasche di plastica dove viene adagiato qualche centimetro di semola (crusca) che insieme a carote tritate ed eventualmente zucchine, costituiranno il cibo e la risorsa d’acqua, per il nostro allevamento.
Dalla formazione della pupa , facilmente riconoscibile per la forma arricciata e la colorazione molto chiara, alla nascita dell’insetto “mamma” trascorreranno circa una trentina di giorni, mentre ne occorreranno circa cinquanta perché le “mamme” depongano le prime uova, vera ricchezza dell’allevamento.
Trascorsi questi 50/55 giorni sarà il momento di preparare altre cassette per spostare gli insetti adulti che cominceranno un altro ciclo,
sfregando delicatamente la semola dove per tutto questo tempo hanno stazionato le mamme, noteremo delle minuscole uova in profondità, a volte anche attaccate alla plastica tramite una sostanza collosa, non ci resta che spostare le cassette in avanti sullo scaffale e attendere che la nuova generazione cresca e si sviluppi .
Dopo circa altri trenta giorni le piccole uova, maturate con il nutriente apporto della crusca e attingendo acqua dalle carote e dalle eventuali zucchine, saranno ormai caimani neri della lunghezza di 1.5/2 centimetri, già pronti per la muta che avviene all’incirca ogni 2/3 settimane, e quindi pronti per diventare la nostra preziosa esca .
Il Caimano Bianco
In 3/4 mute, quindi in un periodo più o meno di 3 mesi, la nostra larva raggiungerà le dimensioni massime, 4/5 o anche 6 cm .
Sarà questo il momento di scegliere gli esemplari che diventeranno pupe e che daranno quindi un nuovo inizio al ciclo vitale, e setacciando ogni ora per svariate volte al giorno tutte le cassette delle larve rimaste (stiamo parlando di migliaia di larve per cassetta) troveremo e selezioneremo quelli bianchi che saranno le nostre esche .
Perché vengano effettuate ricerche dei bianchi ogni ora è molto semplice: in ogni cassetta ci sono migliaia di larve, ogni 2/3 settimane ogni larva, e non necessariamente tutte insieme, si “sveste” della vecchia corazza per crescere di dimensioni; durante questa mutazione il caimano diventa bianco e ci resta per circa un’ora.
L’ora successiva, visto il numero quasi infinito di esemplari che possiamo trovare in un allevamento da 60/70 cassette di larve nate in periodi diversi, rifacendo il medesimo giro troveremo ancora altri caimani in mutazione e potremo selezionare altre esche .
I produttori che riforniscono garisti e negozi di tutta Italia, vista la necessità di reperire un grande numero di kaimani bianchi per accontentare un sempre maggior numero di pescatori, trascorrono, nei 4 giorni antecedenti l’evento, anche 4/6 ore diurne e altre 4/6 notturne, a setacciare la crusca e selezionare le esche.
La Conservazione
Per svelare l’ultima parte del segreto dei caimani bianchi non ci resta che scoprire come fermare la muta perché questo non ritorni ad avere la corazza scura.
Niente di più semplice. Intanto selezioniamo le larve di colore bianco e le andiamo a riporre in recipienti di plastica o vetro; in questo caso vengono utilizzate provette in plastica con tappo a vite.
Successivamente riempiremo la provetta con dell’acqua fino all’orlo e andremo a chiuderla ermeticamente senza lasciare aria all’interno.
Le larve affogano e la morte istantanea e senza traumi le mantiene per 3/4 giorni intatte, bianche e abbastanza morbide per essere innescate.
Gli allevatori che si trovano a dover produrre un notevole numero di flaconi a settimana aggiungono all’acqua anche conservanti naturali e non tossici in modo da allungare di almeno un paio di giorni la durata delle esche ed avere più tempo a disposizione per la loro preparazione.
Per facilitare le operazioni di riempimento senza aria delle confezioni basta immergere la fialetta e il tappo nella soluzione di acqua e conservanti con la parte aperta rivolta verso l’alto e tenendo le larve con il pollice a tappare il contenitore mantenendolo completamente immerso nell’acqua.
A questo punto i nostri caimani bianchi sono pronti per essere innescati, ma attenzione, nel nostro allevamento altre generazioni sono in arrivo e c’è molto lavoro da fare, lavoro giornaliero: selezionare i caimani, pulire le cassette, sostituire le mamme, spostare le vecchie generazioni, accudire.
Una volta che il meccanismo è innescato sarà appunto come una catena di montaggio e avremo la necessità di dedicare molto tempo alla produzione e all’igiene, pena virus e malattie che stermineranno in poco tempo tutto il nostro allevamento.
Un avvertimento è d’obbligo per chi volesse cominciare questa avventura, c’è veramente molto lavoro da fare e svariate saranno le ore di sonno perse, anche se la soddisfazione di essere uno dei pochi ad allevare i caimani bianchi dovrebbe comunque ripagare del tempo a loro dedicato.
Buona fortuna.