Abbiamo visto quali siano le origini della pesca a feeder, tecnica di origine anglossassone che oggi sta riscontrando sempre più consensi e che si sta velocemente evolvendo sia dal punto di vista tecnico che delle atrezzature.
Oggi parliamo delle canne, vere anime pulsanti della tecnica, che non solo hanno il gravoso compito di portare a lunga distanza pesanti zavorre e combattere pesci spesso di grossa taglia, ma anche quello molto delicato e importantissimo di trasmettere e segnalare le mangiate anche timidissime dell e prede più smaliziate.
Le canne da ledgering sono attrezzi potenti e robusti ma al contempo devono essere leggeri e maneggevoli visto l'alto numero di lanci e recuperi richiesti mediamente durante una battuta di pesca a feeder.
Sono costruite attualmente in fibra di carbonio e costituite solitamente di due sezioni principali ad innesti (calcio e portacima) e un corredo di differenti vettini con diverse caratteristiche di potenza, rigidità e materiali che aiutano il pescatore ad affrontare al meglio le peculiarità della pescata, dallo spot al tipo di preda al tipo di montatura usata.
L'azione classica di queste canne, secondo la concezione inglese, è parabolica o parabolica/progressiva anche se le tendenze attuali del mercato dettate dai recenti sviluppi tecnici hanno portato alla realizzazione di attrezzi molto specifici per determiante tipologie di spot con azioni più fast e di punta.
Possiamo classificare le canne da feeder fishing a seconda della potenza in:
-Canne light, corte e maneggevoli sono le classiche “winkle picker” inglesi, lunghe fra 9-11 piedi (2,7-3,3 metri) con un casting weight fra 30-60 grammi ed azione parabolica marcata, nate per gestire zavorre leggere in piccole acque dove la distanza di lancio non è elevata. Tipiche canne da acque ferme molto divertenti su piccole prede ma capaci di garantire la cattura anche di grosse e combattive carpe.
-Canne “standard”, dall'azione parabolica/progressiva lunghe fra 12-13 piedi (3,6-3,9 metri), con casting weight fra 30-90 grammi (1-3 oz). Sono le canne più polivalenti, consentono di affrontare in modo valido e divertente una grande varietà di ambienti e prede.
-Canne “Heavy”, ossia canne potenti ad azione progressiva di punta, lunghe fra i 13 e i 14 piedi con casting weight elevati, fino a 120/150 grammi (4-5 oz). Si tratta degli attrezzi più estremi del feeder fishing, studiati per consentire di affrontare al meglio le condizioni più difficili sia come necessità di lancio sia come gestione di pesanti zavorre sia per il combattimento con prede over size.
Le canne heavy si possono ulteriormente suddividere in :
Specialist, Continental e Commercial.
Le Specialist sono studiate per per le prede più grosse e combattive, e sono per questo costruite solitamente in due elementi ad innesto con vetta tubolare (avon) senza i classici “tip” intercambiabili. Questo perchè viene maggiormante valorizzata la potenza per il combattimento con grosse prede rispetto alla sensibilità estrema sulle mangiate. In queste canne solitamente non viene indicato il casting weight ma la potenza misurata dal TC (test curve) come per le canne da carp fishing.
Le Continental sono canne ad azione standard (e anche di costruzione “standard”) ma più potenti, studiate per affrontare le vaste acque fluviali Europee (da questo il nome “Continental”) in cui la necessità primaria è presentare grossi feeder a grandi distanze e in acque con forti correnti.
Le Commercial invece sono le canne pensate per la pesca nei laghetti di pesca sportiva e nei carpodromi. Si tratta di attrezzi potenti ma al contempo maneggevoli. Sono lunghe fra gli 8 e i 12 piedi e presentano un calcio corto. Si tratta di canne studiate per lavorare a corte distanze e per gestire al meglio i combattimenti in spazi ristretti, sono ottime per la pesca a pellet feeder, molto utilizzata e proficua nei laghetti.