Moltissimi appassionati di pesca si chiedono ogni giorno quale sia il metodo migliore per presentare l’esca e la montatura da pesca in acqua in modo da ottenere da quest’ultima i migliori risultati, impiegando tempo e testando continuamente la propria attrezzatura, cercando di mettere in pratica la propria esperienza e conoscenza per riuscire a catturare quelle che sono le prede più ambite della tecnica di pesca a surfcasting.
Quando si pensa a questa tecnica, infatti, è importantissimo considerare che l’esca, in fase di lancio, deve essere presentata nel modo più naturale possibile nei movimenti, cercando allo stesso tempo di evitare la formazione di grovigli che, a seconda della corrente e della lunghezza dei braccioli, possono crearsi.
La realizzazione del trave è condizionata da molti fattori e nel video odierno andremo a considerare la creazione di una montatura per la pesca a surfcasting a mormore e orate, insidiando appunto nello specifico questi due bellissimi pesci.
La distinzione fatta dagli esperti riguarda principarlmente la distanza di lancio, parlando infatti di travi per la pesca a lunga e a corta distanza.
Sulla lunga distanza l’utilizzo dei Mini Travi del marchio Tubertini, nelle misure S, M ed L di colore rosso è sicuramente la scelta migliore. La varietà di misura consente l’adattamento a girelle e moschettoni di grandezze diverse.
Per quanto riguarda invece la corta distanza, il consiglio del team è quello di realizzare con stopper, perlina e girella un trave a due finali, specifico ad esempio per la cattura delle mormore.
Una piccola parentesi viene aperta dai protagonisti anche in merito al trave incollato, che tecnicamente ha una riuscita più soddisfacente in pesca rispetto ad altri travi, ma che in momenti in cui bisogna mettersi in pesca velocemente viene utilizzato meno.
Un discorso a parte è da fare anche per le esche, perché come è ben noto, l’arenicola è una delle esche madri per la cattura di grandi prede nella pesca a surfcasting ed in questo caso il team consiglia degli ami 229 del numero 10 specificatamente abbinati al filo Soflex nella misura dello 0.20, ovvero un fluorocarbon unico nel suo genere e che moltissimi appassionati di questa tecnica di pesca ormai conoscono ed apprezzano.
Altra esca infallibile è il verme americano, che in questo caso è innescato con ami 5590 del numero 6, sempre abbinato al filo Soflex.
Come chiarito dagli esperti del marchio Tubertini, per la pesca all’orata è indispensabile realizzare finali molto lunghi, anche di un paio di metri, che non si andranno ad aggrovigliare ma anzi a distendere nel migliore dei modi per assicurare una buona riuscita della sessione di pesca.