LUNGHEZZA ED AZIONE:
le canne da bolentino variano come lunghezza dai 2,5 ai 5 m, una diversificazione dipendente dal tipo di imbarcazione, dalla profondità di pesca, e dal tipo di preda che andremo ad insidiare. Con barche piccole sono consigliate canne più corte, e viceversa con barche più grandi.
A parte le dimensioni della barca, anche la tecnica vera e propria può far cambiare la lunghezza dell’attrezzo. La canna per la pesca di fondo, ad esempio dovrà avere un’azione di punta con vette abbastanza morbide e piuttosto sensibili.
Per quanto riguarda la pesca di superficie o mozzo fondo, vengono impiegate invece canne solitamente più lunghe, partendo da un minimo di 3,5 m per arrivare ad un massimo di 5 mt. Per tale tecnica dovremo usare canne sufficientemente morbide con vette molto sensibili.
Uno dei motivi per cui si preferisce una canna più lunga è quello relativo alla lunghezza dei finali. Come ben sappiamo diverse tecniche di pesca a bolentino prevedono l’impiego di terminali lunghi e spesso lunghissimi, ed è ormai risaputo che il pesce più sospettoso abbocca più facilmente su lenze lunghe e sottili. Per questo motivo solo con una canna di 4 o 5 mt potremo stendere o far lavorare correttamente una lenza con tre braccioli magari da 60-70 cm cadauno.
LA COMPONENTISTICA DELLA CANNA:
il classico montaggio di una canna da bolentino è fatto con un porta mulinello con ghiera a vite o a baionetta, e anelli a ponte doppio o singolo. Si tratta di anelli in pietra dura per le canne più economiche, e in SIC per le canne di medio e lato livello.
TELESCOPICA O A INNESTI:
la canna classica per la pesca a bolentino nasce telescopica, ma negli ultimi anni sono nati dei modelli a innesti, solitamente in due o tre pezzi, con le vette intercambiabili. Questi hanno un’azione decisamente più progressiva e potente delle canne telescopiche, e presentano il vantaggio di potere essere montate con anelli ravvicinati su ogni singolo pezzo, permettendo una perfetta scorrevolezza del monofilo in fase di discesa e risalita dal fondo.
La ragione essenziale della nascita delle canne ad innesti, è dato dal fatto che la canna da bolentino tende ad avere un’azione di punta con una progressione accentuata durante il recupero.
Questo determina che la costruzione delle canne telescopiche deve essere fatta con i primi pezzi lunghi e i restanti molto corti, cosa che viene eliminata nella costruzione delle canne ad innesto.
LE VETTE:
le canne da bolentino possono avere sia vette telescopiche multicolor in fibra di vetro, con anelli scorrevoli più l’apicale fisso, oppure vette ad innesti con anelli legati. Questo secondo tipo, permette di variare la vetta al momento di entrare in pesca, e quindi poter cambiare l’azione della canna.
Disponendo di un attrezzo con vette intercambiabili, potremo scegliere il vettino appropriato al fondale, alla corrente, e quindi al tipo di piombo da utilizzare.