Quali sono i segreti per la tecnica di pesca con la bolognese? Qual è l’attrezzatura più adatta per una sessione di pesca ottimale alla ricerca di salpe, orate e pagelli? E ancora, come sondare lo spot e regolare di conseguenza l’assetto pescante?
Il video di quest’oggi risponde in modo più che esaustivo a queste domande, ponendo l’accento su quelle che sono le difficoltà nel relazionarsi ad uno spot di pesca completamente sconosciuto.
Infatti l’esperto di oggi del marchio Trabucco si trova ad affrontare una scogliera ligure mai vista prima. Uno spot che mette a dura prova attrezzatura e inneschi, ma anche le stesse capacità del protagonista.
È proprio lui a spiegare qual è la prima regola quando si affronta un ostacolo simile. Sondare lo spot infatti è indispensabile per procedere e lui lo fa armandosi di sonda e scandagliando la batimetrica del fondale. Lo studio delle correnti per individuare il punto ideale per la pasturazione rappresenta il passo immediatamente successivo.
Entrambe le informazioni vengono utilizzate dal protagonista per determinare l’assetto pescante della giornata.
La canna messa in pesca è decisamente un gioiello dell’azienda Trabucco. La GNTX, super hi-tech, 100% made in Italy, è prodotta in carbonio di altissimo livello che conferisce alla stessa un’estrema leggerezza. Specificatamente vendute nude facilitano la personalizzazione dell’attrezzo, come nel caso del protagonista del video, il quale ha preferito montare la sua canna con anelli più grandi rispetto a quelli standard.
L’affidabilità di questa canna è immediatamente percepibile, infatti il primo pesce non si fa attendere, dimostrando ancora una volta quanto le salpe siano prede estremamente divertenti. Combattive e poco inclini alla pasturazione a base di bigattino, stupiscono il protagonista che dedica la sua intera pescata all’innesco a base di questa ormai famosa larva di mosca carnaria.
Ancora una volta, uno spot diverso regala prede decisamente inaspettate.
Così come inaspettato è il combattimento che attende l’esperto di oggi che si trova improvvisamente a doversi confrontare con un’orata di discreta taglia. La corrente infatti tende ad allontanare in modo deciso il pesce dagli scogli e quindi dalla cattura, costringendo il pescatore ad una lunga battaglia controcorrente che lo vede infine vincitore di un pesce che mostra orgoglioso davanti alla telecamera.
La sessione di pesca continua e l’assetto ultra leggero utilizzato dal protagonista così come l’innesco del bigattino pagano portando al guadino un’altra preda decisamente inusuale, che non sarà l’unica della giornata. Un’aguglia dai bellissimi colori e dalla discreta taglia sembra apprezzare l’esca proposta, tanto da sfatare il mito della presenza di aguglie solo nelle stagioni più calde.
Il bigattino e le correnti intorno agli scogli favoriscono la cattura di molte salpe, alcune delle quali non sono semplici da guadinare e che continuano a regalare divertenti combattimenti. Di diverse taglie e dai colori interessanti vengono rilasciate immediatamente dopo la cattura.
La giornata si conclude dopo qualche ora con successo. Molti pesci e difficoltà hanno caratterizzato la sessione, che si è rivelata ancora una volta ricca di suggerimenti e consigli tecnici.