Dedicarsi alla pesca della trota selvatica in torrente è una delle attività predilette dagli appassionati di questa tecnica e la sessione odierna, ricca di catture, stupirà piacevolmente per i consigli preziosi e le immagini emozionanti.
Svolgendosi in due spot diversi, aiuterà a capire come il cambiamento di postazione influirà sull’andamento della sessione.
Tailwater e torrente appenninico, infatti, stupiranno per la presenza di prede e per le emozioni senza precedenti. Trattandosi nel primo caso di una zona a valle di uno sbarramento o di una diga che rilascia acqua e nel secondo caso di un corso d’acqua appenninico con quantità idriche in linea con la stagione quindi piuttosto basse, daranno l’opportunità di confrontare due spot differenti ma che saranno allo stesso tempo molto soddisfacenti.
La tailwater, quando il protagonista decide di approcciarsi ad essa, vanta quantità di acqua piuttosto elevate che nel corso della giornata tenderanno ad abbassarsi e pertanto quel momento in particolare si rivelerà essere il migliore per la pesca alla trota selvatica.
Una canna teleregolabile di 8 metri, nello specifico la Theory Trout del marchio Tubertini, sembra essere la protagonista perfetta per questo particolare spot di pesca, come il mulinello a bobina chiusa e il filo dello 0.24 mm di diametro di colore bianco, specifico per tenere sotto controllo la lenza durante l’azione di pesca.
La montatura rappresenta una parte importantissima del sistema pescante, trattandosi in questo caso di cinque spaccatine da montagna del peso complessivo di 4 grammi, seppure la corrente dell’acqua ne richieda di più. Nonostante ciò, è importante ricordare che l’esca deve essere presentata nel modo più naturale possibile, soprattutto in un ambiente piuttosto selvatico come quello odierno.
Canna alta, passate veloci, eventuali trattenute e tanta voglia di ricercare le prede caratterizzano questa sessione, che si rivela da subito proficua, con la prima cattura che non si fa attendere, prontamente rilasciata per dare spazio alle successive, una più emozionante dell’altra.
I piccoli colpi del piombo sul fondale durante l’azione di pesca fanno capire al protagonista di avere la sua attrezzatura in pesca nel modo corretto. La scorrevolezza della lenza e la passata piuttosto veloce possono essere intaccate dal troppo piombo; è sufficiente ridurne la presenza per seguire in modo esatto la corrente dell’acqua.
Il cambio di spot e quindi lo spostamento dalla tailwater al torrente appenninico presenta immediatamente una grande differenza agli occhi del protagonista del video. Questo spot, infatti, è decisamente più povero di acqua rispetto al precedente.
La canna in questo caso è la Magnetic Trout, sempre del marchio Tubertini e le passate, piuttosto naturali, devono scovare il pesce nelle postazioni più nascoste.
La montatura si differenzia chiaramente dalla precedente. Una sola spaccatina e un diametro ridotto del filo quindi uno 0.13 mm e un piccolo amo innescato con un verme di terra. La presenza di una sola spaccatina si più rivelare difficile da gestire quando il fiume si restringe e quindi il flusso dell’acqua aumenta e il nostro protagonista ci suggerisce di non aumentare immediatamente il numero delle spaccatine ma piuttosto di avvicinare la spaccatina stessa verso l’amo di diversi centimetri, in modo da penetrare subito la corrente.
Catture e slamature improvvise non demoralizzano il protagonista che, anzi, sottolinea ancora una volta quanto sia divertente questa tecnica di pesca alla trota selvatica in torrente.