La scelta del monofilo per confezionare terminali deve essere fatta con molta attenzione. Sono molti quelli in commercio e tutti hanno uno scopo ben preciso vediamoli insieme. In tutte le tecniche di pesca, ma soprattutto nel surf casting, la scelta del filo da finale deve essere fatta con la massima cognizione di causa.
Stiamo parlando di un ampio raggio di diametri che spaziano dallo 0,12 mm per la pesca di fino, soprattutto nell'agonismo e nella pesca al cefalo, fino ad arrivare allo 0,50 mm impiegato per la pesca con il vivo. Ovviamente, i diametri hanno uno scopo ben preciso.
Le tipologie di fili per la realizzazione di un ottimo finale, oggi, sono essenzialmente tre. Tutte con peculiarità differenti tra loro. Fino a circa venti anni fa il filo per eccellenza era il nylon nella versione clear. Il nylon ha i suoi vantaggi, su questo non ci sono dubbi e sono contenuti soprattutto nella morbidezza, quindi una presentazione dell'esca più naturale e nel carico di rottura, assai più rispetto ad altri fili come fluorine e fluorocarbon. Il nylon è consigliato, quindi, quando la colorazione dell'acqua è molto torbida.
Analizzando il fluorine c'è da dire che si tratta di un buon compromesso tra nylon e fluorocarbon. Stiamo parlando di un nylon rivestito il fluorocarbon, quindi abbiamo la morbidezza e la resistenza all'abrasione, in questo caso. Il grado di rifrazione è di 1,41 contro l'1.37 del fluorocarbon e 1.34 dell'acqua.
Elasticità intermedia e tenuta al nodo molto vicina a quella del nylon. Il fluorine ha un peso specifico inferiore al fluorocarbon, quindi viene molto utilizzato per quanto riguarda la pesca in superficie con flotterini sulla lenza e diametri molto contenuti. Ideale per la pesca alla spigola e a tutti quei pesci che preferiscono esche mobili, data la sua morbidezza.
I fluorocarbon
Per vedere se abbiamo in mano veramente un fluorocarbon al 100%, dobbiamo fare la prova del fuoco. Consiste nel bruciare con la fiamma il fluorocarbon e, se questo sarà puro non continuerà a bruciare come farebbero un semplice nylon o un fluorine.
Possiamo asserire senza timore di smentita che ormai il più utilizzato in tutte le tecniche di pesca a quasi è il fluorocarbon. Questo particolare tipo di filo trova le sue origini in Giappone, una terra dove la pesca sportiva in mare è molto sentita e, anche l'innovazione tecnologica ha da sempre una marcia in più.
Vediamo quali sono le caratteristiche che gli fanno guadagnare il gradino più alto del podio.
- Alta resistenza all'abrasione. Caratteristica non da poco, la sua pelle è molto più dura rispetto a quella del nylon
- Indice di rifrazione della luce molto vicino a quello dell'acqua, quindi il filo è invisibile agli occhi dei pesci
- Resistenza ai raggi ultravioletti
- Il fluorcarbon non cambia le sue caratteristiche una volta immerso in acqua perchè non assorbe, a differenza del nylon umidità
- Affonda in maniera più netta rispetto al nylon dato il suo peso specifico
Nodi da fluorocarbon
Attenzione ai nodi di giunzione effettuati con il fluorocarbon, le caratteristiche definite fin qui positive risultano invece negative nei nodi che se non confezionati con grandissima precisione, possono tendere a scivolare e aprirsi.
Il collegamento comune a ogni filo da finale è con l’amo. Ritorniamo a quello un poco basico, il cosiffatto nodo ad avvolgimento semplice che generalmente è il primo che si impara.
Carichi di rottura
A tal proposito, l'EFTTA (European Fishing Tackle Trade Association) ha stabilito delle rigorose norme per offrire maggiore trasparenza ai pescatori. I fili sono testati da un laboratorio esterno per assicurarsi che gli standard siano scrupolosamente rispettati. Ci accorgeremo che spesso i valori dichiarati sono molto prossimi alla pura invenzione e che a parità di diametri e qualità i valori reali sono molto simili.
Per quanto riguarda la resistenza del filo è necessario precisare che il colore ha un'incidenza. I pigmenti utilizzati per la colorazione dei nylon diminuiscono la resistenza lineare. Un nylon puro di colore crystal (trasparente) non avrà questo problema. Un filo nero, celeste o verde chiaro subirà una perdita di resistenza.