Parliamo ancora di trout area, tecnica di origine giapponese per la pesca a spinning con attrezzature ultralight, soffermandoci questa volta sulle “altre” esche da area game che non siano mini spoon.
Ci cono accessori o attrezzature talmente peculiari che riassumono da sole l'essenza di una tecnica di pesca sportiva. Nel trout area l'icona della disciplina è senza dubbio lo spoon.
Abbiamo già visto cosa siano e in quante varianti siano disponibili questi piccoli ondulanti, e come ragionare su quale modello e colore scegliere a seconda delle necessità del momento.
Stavolta ci soffermiamo invece sulle altre esche che si utilizzano nel trout area, vale a dire piccoli minnow, minuscoli crankbait, piccole vibrating lures, mini lipless e (raramente) cucchiaini rotanti.
I classici minnow da trout area sono lunghi fra i 2,5 e i 5 cm per grammature comprese fra il grammo e mezzo e i 4-5 grammi. Le forme sono varie ma quelli più utilizzati sono quelli dal profilo “slim”, allungato e sottile, soprattutto nelle misure più lunghe mentre sui modelli più piccoli sono molto apprezzate forme più tozze e compatte.
Si possono trovare sul mercato piccoli minnow sia floating che sinking anche se quelli più utilizzati sono i suspending, che aiutano parecchio nel convincere le trote meno attive ad attaccare consentendo al pescatore di far sostare più a lungo l'artificiale nella zona di stazionamento delle trote.
Molto utilizzati sono anche i piccoli crankbait, che più che piccoli sono proprio minuscoli visto che parliamo di artificiali sui 3 cm di lunghezza per 2,5-4 grammi di peso. Possiamo classificarli in base alla profondità di azione, in SR (surface runners), MR (medium runners) e DR (deep runners).
I primi lavorano in superficie e nei primi strati d'acqua, i secondi a profondità intermedie e gli ultimi sono quelli che lavorano a quote più basse.
Le forme sono anche per questi artificiali abbastanza varie anche se possiamo riassumerle in due principali: Slim e fat. I crank slim hanno un profilo slanciato e sottile mentre quelle fat sono più compatte e “cicciotte”. Ovviamente la differente forma del corpo, della paletta e la distribuzione dei pesi interni contribuiscono nel garantire diverse azioni di nuoto e vibrazioni prodotte in acqua.
In Giappone i piccoli crank sono molto utilizzati durante il periodo estivo, su pesci molto apatici, consentendo di smuovere anche i pesci meno attivi.
Altra categoria di artificiali molto utilizzata è quella delle vibrating lures, o vibe lures, derivate dai lipless crankbait e caratterizzate (come dice chiaramente il nome stesso) da un nuoto molto frenetico che produce vibrazioni ad alta frequenza che spesso fanno letteralmente impazzire le trote.
Possono essere dei veri e propri lipless crankbait in miniatura oppure, più semplicemente e frquentemente, delle sottili lastre di metallo sagomate in forme che ricordano vagamente la sagoma di un pesciolino con una piccola zavorra sulla parte bassa della “testa” e la posizione di attacco del moschettone posta sul dorso quasi a centro del corpo.
Alcuni modelli hanno più fori di attacco del moschettone in diverse posizioni che consente all'esca di emettere vibrazioni più o meno marcate a seconda di dove si attacca l'esca al moschettone.
Si possono usare sia come esche di reazione con recuperi lineari oppure come esche di ricerca con recuperi in verticale a “sali-scendi”.
Altre esche che si usano in trout area ma con minor frequenza sono minuscoli popper, cucchiaini rotanti e piccolissimi lipless minnow. I primi sono molto utili nella pesca a galla anche se tale condizione non è sempre sfruttabile in laghetto.
I rotanti (sempre montati con amo singolo senza ardiglione) sono un po' snobbati, ma restano una validissima esca di reazione con pesce attivo. I lipless invese hanno un azione intermedia fra spoon e minnow, consentendo recuperi lentissimi che attirano anche le trote più apatiche.
Una nota rapidissima sui colori. Il mercato offre una scelta di colori davvero vastissima, per la scelta dei quali possiamo applicare gli stessi criteri già visti per gli spoon. I colori “must” restano comunque rosa, chartreuse, green e brown e orange.