Oggi sul Magazine di Piscor una bella sessione di mezz’estate tra l’acqua salmastra dei canali romani.
Una giornata speciale alla ricerca di spigole in un’oasi protetta a pochi passi dalla caotica capitale. Un piccolo pezzo di paradiso nel quale rilassarsi e passare del tempo immergendosi in diverse attività acquatiche, dimenticando lo stress e la calura estiva.
Il team Colmic si trova proprio sulle sponde di uno dei più antichi canali romani, il cui primo scavo risale a ben 2000 anni fa. Il canale segna il confine tra il mar Tirreno e il lago di Paola, lago sulle cui sponde si ergeva la villa dell’imperatore Domiziano.
Ben presto i romani capirono il potenziale della zona, che risente inevitabilmente dei moti delle maree del Tirreno, e lo scelsero per creare una vera e propria valle dedicata alla pesca sia in lago che nella vasche salmastre dei canali.
Nelle ore di alta marea l’acqua del mare si riversa nel canale andando a schiarire l’acqua verdastra rendendola limpida e perfetta sia per la pesca ma anche per lasciarsi andare a nuotate rinfrescanti. I canali sono quindi popolati da innumerevoli pesci tipicamente marini : orate, spigole, cefali e saraghi.
Come viene sottolineato, è senza dubbio un privilegio poter pescare un posto illibato come quello che hanno la fortuna di poter affrontare gli esperti del team Colmic.
Come ogni volta che si trova davanti ad un nuovo spot di pesca gli interrogativi sull’azione sono moltissimi e per chiarirli bisogna innanzitutto procedere con la procedura standard: misurazione del fondo, analisi della morfologia del fondale, valutazione sulla velocità e la tipologia di corrente, elementi essenziali per la definizione della costruzione e della calibratura della spallinata e della montatura da lanciare in acqua.
Con prodotti di grande qualità, quali sono quelli del catalogo Colmic, non si ha paura di entrare subito in acqua con assetti sottili per essere più discreti nella speranza che qualche bel pesce abbocchi subito alle lenze. In bobina lo storico Fendreel, abito nuovo ma la stessa qualità di sempre.
Al packaging rinnovato di questo storico monofilo di origine giapponese corrisponde più innovativo trattamento chimico che massimizza la fluidità e la scorrevolezza tra gli anelli della canna ed assicura una maggiore protezione contro la corrosione e la salsedine.
Le lenze madre vengono realizzate con dello F1 Spider, un monofilo d’avanguardia che coniuga il polimero NXGEN con i materiali top quality usati nell’agonismo e finali con spezzoni di 40-50 centimetri dell’intramontabile Reverge Colpo dello 0.10.
La montatura viene completata da una spallinata da passata, perché è la tecnica che andrà per la maggiore in questa sessione, a tarare galleggianti di circa 1 grammo equipaggiati di antenna cava. Il peso del galleggiante è stato un pochino alzato perché si è visto che nel momento di bassa marea la corrente era particolarmente forte.
Alla fine della montatura ami della seria B900 numero 18/20 con innesco di bigattini doppi appuntati per la punta in modo sfruttare al massimo la loro mobilità e la loro vivacità oppure bigattino singolo innescato al centro del corpo.
Diverse sono le situazioni interessati di pesca della giornata come quella presentata da un piccolo spot in prossimità di un ponticello dove la formazione di un vortice, pasturato a monte con bigattini e affrontato a passata, porta diverse spigolette al guadino.
Su un fondale basso di al massimo due metri, acqua ben ossigenata che rende attivi e combattivi i pesci, sebbene le prede non raggiungano grandi dimensioni, la sessione si mostra rapida e divertente mostrando ancora una volta la grande qualità di canne Colmic come la Royal S-100 la cui azione perfettamente parabolica consente di accompagnare senza problemi l’azione del pesce lasciando al pescatore davvero un piccolissimo margine di errore.
Non perdere la sessione completa e le stupende immagini di un luogo ameno immerso tra natura e storia, un piccolo “bacio divino” per regalare pace e divertimento.