Marina di Capitana, piccolo porto a 10 minuti dalla città di Cagliari situato in una posizione strategica poiché a pochi minuti di navigazione offre tutta una serie di secche, perfette per la pesca alla traina, ma soprattutto perché è caratterizzato da una serie di spot ideali e fruttosi per la pesca ai cefalopodi.
È questo lo scenario della sessione di “caccia” al calamaro in compagnia del Team Tubertini, tuttavia, una giornata in cui non si parlerà di una comune battuta di pesca al calamaro con artificiali dalla barca, ma di una tecnica messa a punto dal team nel corso degli anni e delle competizioni, durante le quali essere performanti e capire come massimizzare il tempo è il più delle volte la strategia vincente.
Saremo di fronte ad una sessione di pesca “dinamica”, una pesca mirata all’individuazione, con l’aiuto di ecoscandagli di ottima qualità, di calamari solitari oppure in banchi da insidiare calando le totanare proprio in prossimità della zona di attività, evitando in qualsiasi momento la pesca a scarroccio.
Poiché il calamaro è solito non spostarsi molto dalle zone in cui staziona, l’obiettivo è quello di effettuare una manovra di precisione andando a calare proprio sulle loro testa gli artificiali con l’obiettivo di tentare di allamare le prede proprio in fase di calata della lenza.
Ovviamente per rendere possibile questo tipo di pesca non solo si ha bisogno di attrezzatura di grande qualità che supporti l’azione di pesca e l’abilità del pescatore, ma anche di una vasta gamma di artificiali diversi in modelli, colorazioni e caratteristiche per poterne montare di diversi ed individuare subito quello preferito dal calamaro. I calamari infatti non sono abitudinari e di ora in ora può variare considerevolmente la tipologia e la colorazione che più li attrae.
L’attrezzatura è costituita dalla Yunkoro nelle lunghezze 2.25 e 2.40 metri, una due pezzi ad innesto della Seika, concepita appositamente per la pesca ai cefalopodi. Uno strumento caratterizzato da un’azione parabolica molto armoniosa ed uniforme che consente di avere una parte posteriore con una buona riserva di potenza e una punta medio sensibile; una canna come non se ne trovano di simili sul mercato.
Come mulinelli, imbobinati di Viral 0.14 mm, un Icon 4000 e un AP Power 4000, un nuovo gioiello di casa Ryobi Tubertini. La nuova taglia 4000 va a completare i modelli 6000 e 8000, già presenti sul mercato e che hanno fatto della potenza e dell’affidabilità il loro marchio di fabbrica.
Non poteva mancare il tutorial dedicato alla realizzazione della lenza : Tubertini Ghost, utilizzato sia come shock leader, nella misura 0.28 mm, che per il corpo della lenza, nella misura 0.25 mm, sul quale sono stati realizzati 5 travi corredati di snap per montare rapidamente e in maniera confortevole gli artificiali. Un piombo da 100 grammi è la scelta mirata per conservare leggerezza e dinamicità.
Immancabili, ovviamente, le totanare Seika in tutta la loro gamma di modelli, texture, dal silicone alla seta, grandezze e colorazioni. Immancabili i modelli storici come il testa rossa alle ultime colorazioni della nuova stagione.
A dar ragione alla strategia di pesca dinamica scelta dal team, già la prima calata in acqua porta un risultato di ben 5 calamari su due lenza. Sebbene le condizioni meteo in peggioramento costringano il team a rientrare prima del tempo, la bravura e l’esperienza fanno sì che rientrati in porto la vasca si piena di bellissimi calamari e di qualche seppia.
Non perdere il Video Completo del Team Tubertini per scoprire le totanare più catturanti, i segreti per la ricerca dello spot perfetto e le basi di questo nuovo approccio dinamico alla pesca del calamaro.