Durante gli ultimi anni abbiamo visto esplodere nuovamente la bomba feeder fishing nelle acque interne, evento già accaduto nei primi anni '90 quando dall'Inghilterra fu importata questa tecnica e diffusa nel nostro Paese dai vari esploratori e pionieri, primo fra tutti il grande Mario Molinari che, ancora oggi vanta una fama internazionale in tale ambito.
Con il passare delle stagioni, ci sono stati altri pescatori che hanno sperimentato questa tecnica anche in acqua salsa, foce e mare dalla spiaggia e dai moli, con risultati ad dir poco eccezionali tanto da invogliare le aziende di settore a virare molti prodotti specifici su questa disciplina dal sapore salato, finalmente!
Ora, doverosa una precisazione e cioè quella che i pesci di acqua salsa non hanno certo le stesse abitudini dei cugini di acqua dolce, quindi vanno pescati con approcci un po' diversi andando ad intervenire sulla forma dei pasturatori, sulla lunghezza dei terminali, sugli ami, ma soprattutto sulle esche da presentare.
Vediamo nel dettaglio di passare in rassegna i pasturatori più adatti per affrontare questa tipologia di acqua per entrare, poi, in un secondo momento sulle montature più significative e catturanti.
Pasturatori
Per la pesca a feeder fishing, utilizzeremo feeder (pasturatori) a forma di parallelepipedo, qualora ci fosse corrente, con angoli arrotondati che su una delle facce maggiori portano incastrato un piombo.
Nel lancio teniamo conto che, al di là del peso del contenitore piombato e della pastura in esso contenuto, ci sarà un attrito dovuto alla massa e che lanci troppo violenti e poco coordinati potrebbero compromettere la precisione ed anche la vetta della canna se quest'ultima è stata scelta in modo poco corretto.
Tipologie
La scelta è abbastanza ampia e lo sceglieremo in base all’esca da usare e all’ambiente dove si pesca. Nello scegliere il pasturatore dovremo considerare la corrente. Se è lenta il pasturatore potrà avere una forma cilindrica e il volume sarà discrezionale. Se invece avremo correnti veloci il feeder dovrà essere appiattito.
Block end per i bigattini
In mare, fino ad oggi, è probabilmente il più utilizzato ed anche il più conosciuto nel panorama alieutico italiano. Si tratta di un pasturatore realizzato in materiale plastico con un'apertura alla base superiore fermata con un elastico che scorre internamente per garantirne la chiusura.
La zavorra la possiamo trovare su una delle due parti più lunghe e può essere fissa che intercambiabile. Generalmente, dopo qualche lancio con tutti i fori aperti, si tende a chiuderne alcuni tramite l'utilizzo di nastro isolante per provocare un’uscita dei bigattini più lenta.
Le forme sono diverse: ci sono pasturatori a saponetta per le acque veloci e cilindrici per le acque lente. I fori laterali saranno di diversa ampiezza e numero. Siccome il contenitore è in plastica possiamo praticare altri fori o allargare quelli già presenti specie per avere un’iniziale pasturazione pesante, dopodiché o chiuderemo alcuni fori o sostituiremo il pasturatore con fori maggiorati con uno meno aperto.
Cage feeder
Quando decidiamo di avere un approccio dove è richiesto l'uso di sfarinati come pasturazione preventiva, ecco che entra in scena il cage feeder un tipo di pasturatore che garantisce uno scarico dello sfarinatao perfetto e con i giusti tempi. Tempi, ovviamente dettati dalla consistenza dello sfarinato stesso. Quindi, uno sfarinato più morbido, sicuramente si disperderà in maniera più veloce rispetto ad uno con una meccanica più tenace.
Tutto questo è dettato anche dalla forza della corrente, più tenace in forte corrente, più lento in acque ferme e semilente. Sono costituiti da una gabbietta di forma rettangolare, circolare o quadrata.
Il discorso della velocità delle acque viene applicato anche per questo tipo di pasturatore ed avrà sempre una forma schiacciata per quelle veloci, più squadrata o rotonda per le acque lente.
Method
Esistono particolari pasturatori che, in pratica, sono la combinazione tra un piombo e un pasturatore. Questi sono denominati Method. Sono di forma variabile ed hanno una sorta di “scheletro” che permette il bloccaggio della pastura sopra di essi.
Alcuni modelli hanno in dotazione uno stampino che aiuta a compattare la pastura sul method feeder. Importante è trovare la giusta consistenza della pastura che dovrà essere “appiccicosa” al punto di permetterne una corretta tenuta sul pasturatore.
Questa tipologia di feeder e di approccio viene impiegata soprattutto in acqua ferma o semi lenta e su pesci che tendano a venire sulla palal di pastura di pastura dove, in questo caso, al suo inyerno troveranno l'amo innescato. Micidiale nella pesca al cefalo.
Floating feeder
Servono per lasciar cadere la pastura dall’alto. Questi pasturatori sono molto indicati nelle acque portuali dove potranno dare eccellenti risultati con lecce stella e occhiate.
La loro forma molto particolare ci aiuta nel lancio e, nel vedere bene dove il pasturatore si trova in pesca grazie al “cappello” rosso.
Grazie a questo, lo potremo impiegare con successo anche tra le onde durante il mare in scaduta, momento ottimale per catturare le grosse occhiate che entrano in pastura.