La pesca a drifting al tonno è una delle tecniche più amate e allo stesso tempo difficili da praticare. L’attenzione va posta su attrezzatura e montatura in particolare, stando ben attenti soprattutto alla realizzazione di quest’ultima.
La montatura per questa tecnica è di vitale importanza e richiede del tempo per essere preparata, soprattutto per i pescatori più attenti che non vogliono assolutamente lasciarsi scappare il pesce della vita, qualora dovessero trovarsi ad affrontare un combattimento con un esemplare di notevole grandezza.
Un punto fondamentale su cui soffermarsi è di sicuro la legatura dell’amo.
Essere attenti e scrupolosi quando si lega l’amo non può portare che a risultati vincenti. In questo caso l’esperto del team Tubertini svela il segreto per realizzare un nodo dalla tenuta altissima e che non deluderà neanche il pescatore più esigente, ovvero il crazy knot.
Questo nodo è uno dei più utilizzati nell’agonismo ed è stato testato più e più volte con il dinamometro, tanto da rivelare una tenuta incredibile, ovvero uno straordinario 110% che difficilmente si può raggiungere con altri nodi.
Realizzare questo nodo richiede dei passaggi specifici spiegati nel video odierno e un’attrezzatura altrettanto specifica, ovvero pinza, forbici, bobinatore, ami 277 della misura 8/0 e pinza grip.
Il primo passaggio è molto semplice. Basta prendere l’amo e fermarlo con la pinza, per poi posizionarla all’interno del morsetto. Successivamente si infila una piccola guaina a protezione del filo e lo stesso si passa all’interno dell’occhiello dell’amo e facendolo scorrere per circa 30 centimetri. In questo caso la guaina va posizionata appena dietro l’occhiello prima di cominciare a girare il filo su sé stesso. Cinque giri sono l’ideale per raggiungere la tenuta desiderata.
Dopo aver effettuato i cinque giri è necessario riavvolgere il filo verso l’occhiello. In questo caso il numero di giri non è importante, in quanto ci si può fermare in qualsiasi punto dello stesso nodo o avvicinarsi il più possibile all’occhiello, come consigliato dal protagonista del video.
Una volta arrivati all’occhiello del nodo, quindi anche alla piccola guaina che era stata posta sul filo, il capo del filo viene fatto scorrere all’interno del piccolo occhiello che si è formato vicino all’amo e fatto scivolare verso il basso, creando una bocca di lupo da stringere poi con una pinza.
Come spiegato dal protagonista, teoricamente il crazy knot potrebbe essere pronto già così. Nonostante ciò, un maggiore scrupolo sarebbe necessario per non rischiare di perdere un pesce di taglia importante.
È sufficiente tagliare l’eccedenza del filo a circa un centimetro dalla base e con il bobinatore andare ad avvolgere dell’ulteriore filo sulla bocca di lupo per evitare che ceda, chiudendo il tutto poi con circa tre nodi.
Il crazy knot così è davvero terminato e, con delle mosse semplici ma efficaci, renderà possibile la cattura di pesci che altrimenti sarebbero davvero difficili da adescare.