Andrea Venturini, Maurizio Biolcati ed il Team Trabucco in un nuovo episodio di Master Feeder sulle sponde del Taro in provincia di Parma per un’affascinante sessione di pesca primaverile alla ricerca dei barbi.
Sin dall’inizio la puntata si mostra avvincente e promette di regalare dei momenti di pesca bellissimi.
Il Team si divide, Andrea pescherà secondo la più classica tecnica della pesca a feeder posizionandosi in una zona più a monte, mentre Maurizio praticherà più a valle la pesca specialist, una tecnica che prevede l’utilizzo di un’attrezzatura ben specifica e concepita appositamente per la insidiare e catturare pesci di mole.
Due saranno quindi gli obiettivi della giornata: da un lato la ricerca della Preda, con la P maiuscola, dall’altro la cattura di barbi a feeder.
Andrea inizia a sondare la zona di pesca effettuando i primi lanci e ci spiega come la zona scelta dovrebbe essere favorevole per due motivi: la presenza di vegetazione che permette di tenere i pesci uniti nella zona di pasturazione e un tratto di acqua a corrente lenta che consente di effettuare recuperi fluidi.
Cercando di stanare un pesce, che si è infilato sotto un ramo, con una new entry di casa Trabucco, la Ultimate Professional, Andrea spiega l’importanza del rilascio delle prede, soprattutto in questo specifico periodo dell’anno, perché potrebbe capitare di catturare delle femmine in piena fase riproduttiva.
Una canna spettacolare quella che Andrea stringe tra le mani, una curva piena, una cima incredibilmente sensibile che risponde immediatamente a qualsiasi più piccola sollecitazione, un manico in sughero lungo che consente di effettuare lanci lunghi e di controllarli con estrema precisione.
Andrea si appresta a lanciare in acqua qualcosa di davvero particolare, sebbene abituati alle loro sorprese, il Team Trabucco non smette mai di stupire. Un telecamera subacquea è viene agganciata a dei pasturatori da i fori larghi e lanciata in acqua con l’obiettivo di mostrare quale comportamento hanno i barbi sott’acqua quando si avvicinano al pasturatore caricato di bigattini.
Le prede non si fanno attendere e si mostrano più grandi e combattive di quanto i nostri amici si aspettassero costringendoli a modificare i loro assetti iniziali, passando da fili del 14 a fili del 22.
Il paniere Genius S1 Light, accessoriato di arm rest, vaschette per pastura e vassoi laterali, si rivela la scelta ideale per una pesca anche su fiumi dalle sponde irregolari; piedi regolabili in altezza consentono di assicurare per una completa stabilità in fase di pesca su qualsiasi tipo di terreno.
Il bigattino è l’esca vincente in questa sessione di pesca e Maurizio ci mostra un innesco adatto al richiamo di pesci di grande taglia: sull’amo vengono innescati 4-5 bigattini e l’amo viene leggermente richiuso su se stesso a formare una sorta di “palla di bigattini” che risulterà essere irresistibile per i barbi del Taro che vengono guadinati senza sosta, sebbene sia impegnativo portare in nassa pesci che abboccano a 40 metri dalla riva in acque piene di ostacoli e vegetazione sommersa.
Infine Andrea ci mostra tutti i componenti della sua lenza svelandoci i segreti di una sessione di successo e di pieno divertimento (Slider Connector, Stop Swivel Beads, ami XPS 110XN, 710 XB o ancora Silver Spcialist) riservando ad i suoi amati spettatori un piccolo tutorial sulla brillatura tra lenza e lenza madre.
Una puntata da non perdere piena di astuzie tecniche di cui fare tesoro.