Alla ricerca di condizioni meteo marine eccezionali, Roberto Accardi parte verso il nord della Sardegna, che dopo essere stata colpita da due giorni di forte maestrale con onde che hanno raggiunto i due metri, lascia ben sperare in una promettente situazione di mare in scaduta.
Roberto ha individuato lo scenario della sua giornata di pesca, una spiaggia a metà strada tra Badesi e Baia delle Mimose, una località nota con il nome di Riu Siccu, fiume secco, per la presenza di un canale dove non scorre più nessuna traccia di acqua.
La spiaggia è stata scelta per la sua particolare morfologia costituita, appunto, dalla presenza del canale formatosi tra due punte, questo consentirà sia di pescare nella zona dell’ampio canale caratterizzata da mare più calmo ed acque più profonde che nelle zone laterali adiacenti con fondali più alti dove, a causa della secca, le onde continuano a girare per molto più tempo rispetto alla zona del canale.
La giornata è lunga, ma Roberto non perde tempo e inizia subito a preparare l’attrezzatura. L’obiettivo della sessione è quello di insidiare orate di grossa taglia selezionandole con esche appositamente scelte per questo scopo.
A proposito di esche, Roberto ci fa subito fare conoscenza con un’esca particolare, tipica della Sardegna, il Tremuliggione. Si tratta di un verme marino particolarmente adescante che si sviluppa nell’acqua salmastra della laguna e vive in una sorta di “casa” di fango da lui stesso creata.
Roberto ci mostra subito come preparare l’innesco di questo verme, come farlo uscire dal suo guscio e come rinforzarlo con del filo elastico per renderlo più resistente in fase di lancio.
Segue l’innesco del cannolicchio e tutta una serie di consigli e chicche tecniche necessarie per la creazione dell’innesco e la migliore presentazione delle esche.
Accanto alle varie canne da Surfcasting, quasi tutte montate con lenze a vari braccioli sulle quali sono innescati bibi all’amo alto e all’amo basso altre esche più selettive della taglia come il granchio, Roberto lancia nella zona del canale con acqua più calma anche una Cassiopea XTR Beach da 5 metri, una canna più leggera, alla cui lenza sono innescate le due esce appena presentate.
Durante un momento di calma dall’azione di pesca, Roberto presenta alcune novità di casa Trabucco relative agli shock leader conici, prodotti necessari in caso di mare agitato, come quello in cui sta realizzando la propria sessione di pesca, o qualora si utilizzino piombi molto pesanti al fine di ammortizzare i colpi ed evitare rotture.
Roberto ci parla anche del filo che sta utilizzando per la sessione, il fluorocarbon FC403, di cui ne esalta l’estrema qualità di prodotto polivalente, caratterizzato da una resistenza al nodo di un 40% superiore a quella degli altri fluorocarbon sul mercato e realizzato con una struttura a tre strati, che conferisce morbidezza e incredibile resistenza all’abrasione e all’usura.
Aspettando l’alta marea, canna in mano, Roberto va alla ricerca di qualche recupero divertente insidiando le mormore in queste condizioni marine si rifugiano nel gradino costiero per cercare riparo dai predatori che sono a caccia. La sua intuizione è giusta infatti subito il bibi viene morso da una bella mormora.
Nonostante gli sforzi mostrati per operare una selezione della taglia delle orate, il “pezzo grosso” non arriva e Roberto decide di concludere questo episodio con una coppia di mormore, senza lasciarci tuttavia prima di averci svelato un’astuzia tecnica che consiste ne mostrarci come applicare le perline luminescenti Hyper Glow a montature già esistenti, evitando di dover cambiare tutto l’assetto della lenza qualora si avesse la necessità di insidiare occhiate, sugarelli o altre prede che prevedono una pesca di superficie.