Ritorna sul Magazine di Piscor un episodio di "Passione Surfcasting" in compagnia del Team Trabucco su una delle meravigliose spiagge del nord della Sardegna, Baia delle Mimose nel comune di Badesi.
Le condizioni climatiche sono molto favorevoli, il sole è alto e il vento di maestrale è quasi sparito lasciando un bellissimo e propizio mare in scaduta.
Il team Trabucco spiega immediatamente che in condizioni di pesca con mare ancora molto mosso, la prima cosa da fare prima di lanciare le lenza in acqua è quella di studiare con attenzione lo spot di pesca per cercare di individuare i punti migliori, che in questo caso sono rappresentati o da “canali” di mare più calmo o da zone di pesca più profonde.
Dispiegata sulla lunga spiaggia di sabbia bianca tutta la migliore attrezzatura Trabucco Surfcasting, ci si mette subito all’opera per tentare di sfruttare al meglio la promettente giornata e catturare qualche bell’esemplare.
Le canne in pesca sono 4: la Impera B, la Supernova, la Hydrogen Sky Racer e la Olympea, tutte montate con inneschi diversi per non lasciare nulla di intentato.
La prima cattura arriva sulla canna Impera B poco dopo l’innesco di una “saporita” anguilla viva. L’accortezza è stata, infatti, quella di far passare l’ago pescante per la coda dell’anguilla in modo da non inficiarne la vitalità e sfruttare il suo movimento per massimizzarne il potere attrattivo, al quale un bellissimo esemplare di spigola sarda non sa resistere.
In una tale situazione di pesca, l’attrezzatura prevista è molto pesante con piombi a forma conica o piramidale dell’ordine di 175-200 grammi e lenze di 0.70 mm di diametro; la montatura lanciata in acqua è infatti costituita da un trave dello 0.70 lungo all’incirca 1.60 metri. Un trave di questo tipo è in grado di sostenere 3 braccioli da 45 centimetri, anche se per evitare grovigli data la forza della corrente, l’esperto Trabucco preferisce utilizzane soltanto due.
Gli altri inneschi proposti sono quello della striscia di seppia e del bibi, più duri rispetto all’innesco dell’anguilla e perfetti per resistere a lanci molto potenti come il ground. La striscia di seppia viene montata su un amo Shinken Iseama n. 2, un amo di dimensioni molto generose poiché lo scopo della montatura è quello di insidiare prede come saraghi ed orate. Due le accortezza legate a questi inneschi: la striscia di seppia viene rinforzata nella parte superiore con del filo elastico, sia per non farla scendere sull’amo sia per rinforzarne la tenuta al lancio, mentre il bibi viene svuotato del liquido in eccesso in alcune parti del suo corpo per far in modo che l’innesco abbia un diametro il più costante possibile.
Le alghe portate dal mare in scaduta complicano il recupero, ma la qualità dell’attrezzatura Trabucco riesce a contrastare il loro attrito e a portare a riva anche la seconda spigola.
Tra le star della sessione la canna Supernova, una novità Trabucco 2018, una canna realizzata con dettagli particolari, come gli anelli Sea Guide con profilo K e la presenza di un anello supplementare sulla cima, che ne fanno un attrezzo espressamente concepito per l’utilizzo della treccia ed evitare i grovigli che potrebbero venire a crearsi.
La canna è stata corredata dal mulinello Lancer XTR Surf, un mulinello di grande qualità dotato di 6 cuscinetti più 1 schermato sul guidafilo, di frizione Instant Drag e archetto a chiusura manuale. Il mulinello è stato montato con la bobina Black PE, una bobina liscia concepita per ospitare i trecciati e imbobinato con il nuovo Multifibre Neo X8 Nage japan style, un trecciato di ottima qualità e di ultima generazione, che grazie alla variazione di colore ogni 25 metri consente una rapida individuazione della profondità di pesca. La treccia è inoltre stata trattata con lo speciale rivestimento PDMS che conferisce maggiore rigidità e resistenza all’abrasione.
Protagonista dell’ultima cattura del tris di spigole della giornata è la Olympea, una canna lunga 4.20 metri con una potenza di 200 grammi. Come la canna Hydrogen presenta la tecnologia Twist Free, spire di carbonio incrociate a 45 gradi che impediscono la torsione della canna in fase di lancio.
Alla lenza della Olympea viene montato l’ultimo innesco della giornata, quello della seppia intera: la seppia viene privata del suo osso e viene cucita sulle parti più dure da un lato all’altro fino a far in modo che l’amo fuoriesca all’inizio della parte più molle della seppia. Questo tipo di montaggio consente di presentare l’esca in modo molto naturale ed altamente attrattivo, tanto che pochi minuti dopo una bella spigola cade nella trappola ingoiando i tentacoli della seppia e restando allamata.
Guarda il video completo di questa sessione di pesca e scopri i migliori inneschi e l’attrezzatura più performante per la pesca della spigola a surfcasting.