Un nuovo episodio di Feeder in Tour con il Team Tubertini: una sessione itinerante di pesca a floating feeder sulle sponde del Fiume Santerno, che nasce sull’appenino tosco –emiliano e attraversa queste due regioni per 99 km prima di gettarsi nel Reno, del quale è il maggior affluente.
L’obiettivo della sessione sono i cavedani, da insidiare con i chompers, e qualche barbo, da ricercare con una più classica montatuta running rig e pasturatore block-end.
Quella registrata per questo speciale episodio è una sessione insolita quando si tratta di pesca a feeder, una sessione non solo itinerante, ma che ha impegnato gli abili pescatori per due giornate caratterizzate da condizioni atmosferiche molto diverse e variabili, ma ricche di forti emozioni e molte belle catture.
L’esca principe scesa in campo è senza dubbio il bigattino, utilizzato sia per caricare i feeder e pasturare la zona di pesca, che come innesco.
Tante le belle buche mostrate dagli esperti Tubertini che per questa sessione si sono spostati da monte scendendo verso valle. Durante la prima giornata, caratterizzata dalla presenza di sole, l’acqua limpida, quasi trasparente, ha regalato incredibili esemplari. Durante la seconda giornata, le condizioni meteo sono diventate più sfavorevoli e la pioggia, a tratti molto insistente, ha “sporcato” le belle acque del Santerno, spingendo a battere ritirata.
Tra l’attrezzatura protagonista non poteva di certo mancare la nuova e performante R18 Feeder, modello da 12 piedi ad azione medium/light; una canna dotata della morbidezza necessaria per gestire al meglio pesci di dimensioni importanti come cavedani da 1 chilo.
Alla canna è stato abbinato il Toda 6500 un mulinello potente dalle ridotte dimensioni, caricato di monofilo dello 0.18 collegato ad uno shock leader dello 0.25.
Per la pesca a fondo e con method feeder gli esperti Tubertini hanno scelto la Excess Feeder da 13 piedi per gestire i lanci di pasturatori block-end da circa 30-40 grammi.
Durante questa due-giorni di pesca a feeder il fiume sono state principalmente due le montature utilizzate con successo: quella con floating feeder e il classico running rig con block-end.
Come ogni pescatore ben lo sa, tutto deve essere adattato e calcolato in base alla all’impostazione della pescata tanto che gli esperti Tubertini hanno optato per un sistema che consentisse di cambiare rapidamente e senza troppo fastidio le varie montature.
Senza dubbio, l’ideale per quelle sessioni in cui si deve camminare molto e si può portare con sé soltanto lo stretto necessario. Sulla lenza madre viene legata una girella a sgancio rapido che permetterà di sostituire rapidamente la parte finale della lenza in fase di pesca. Su questo sistema verrà fatto scorrere un pezzo di guaina, abbastanza grande da ricoprire la girella ed i nodi, minimizzando, in questo modo, la formazione di grovigli e qualsiasi rischio di incaglio dell’amo pescante.
Per corredare alla perfezione questo sistema pescante, le montature sono state realizzate con spezzoni di 40-50 cm di 0.25 e collegate alla girella sulla lenza madre per mezzo di un’asola creata ad una delle due estremità.
La montature che senza dubbio ha avuto più successo durante i due giorni di pesca è stata quella con floating feeder, semplice ed essenziale ma senza dubbio la soluzione ideale per pescare sul fondo dei fiumi. Uno stopper, una girella con moschettone e un altro stopper a bloccare la girella, una brillatura con a chiudere una girella con sgancio rapido e terminale 0.10 di circa 40 cm al quale è stato collegato un amo numero 20 della serie 229 ed il gioco è fatto.
Non perdere l’emozionante cattura di cavedani e barbi a floating feeder e scopri tutti i segreti del Team Tubertini nel video completo della sessione.