Quando si tratta di pesca al barbo, fiumi e laghi sono sicuramente gli spot d’obbligo da tenere d’occhio. Nel caso del video odierno i protagonisti si cimentano nella cattura di questo pesce nelle acque del fiume Tevere, quindi nella capitale.
Un fiume dal carattere forte e dalla natura torrentizia, con corrente veloce ed un fondo non semplice, in quanto ricco di pietre e rami con alte possibilità di incaglio.
Il team Colmic, composto da grandi intenditori e campioni, è pronto a mettere alla prova l’attrezzatura migliore aspettandosi grandi combattimenti, come la pesca al barbo solitamente riserva.
Nonostante l’artiglieria pesante, però, il primo pesce a farsi catturare è un cavedano che viene rilasciato immediatamente, ma che permette al team di riscaldare i motori per la pescata.
Una delle canne messe in pesca per la giornata sul Tevere è una Next Adventure; una canna progettata per questo genere di pesca perché, nonostante sia accondiscendente nelle mangiate del pesce, permette di combatterlo e recuperarlo nel migliore dei modi anche con pesi più consistenti.
Combattimenti che non si fanno attendere. Infatti il secondo pesce è proprio un barbo di circa un chilogrammo, pertanto non di dimensioni enormi, ma che entusiasma il team.
La corrente del fiume Tevere spinge i protagonisti ad utilizzare pasturatori abbastanza pesanti e pertanto adatti alla situazione di pesca, caricati con una buona quantità di bigattini. Il peso utilizzato è di 100 grammi, ma verrà aumentato qualora la corrente dovesse aumentare.
Cavedani e barbi di dimensioni più importanti continuano a mangiare sulle esche vincenti proposte dal team in quanto sono entrati nella linea di pesca creata dai protagonisti, regalando mangiate e combattimenti continui.
La Ghepard e la Sniper, le altre due canne messe in pesca, prospettano uno spettacolo unico durante l’intera giornata di pesca. Potenti e che non lasciano possibilità di fuga a pesci di buone dimensioni, sono state abbinate a mulinelli, ami e fili altrettanto potenti ed affidabili.
Ed è proprio grazie alla Ghepard che il team cattura la preda migliore della giornata. Un barbo di più di tre chili e dai colori perfetti viene mostrato con estremo orgoglio davanti all’occhio attento della telecamera per poi essere rilasciato con cura nelle acque capitoline.
Pescare barbi e cavedani vuol dire anche utilizzare un certo tipo di pastura. In questo caso Mito Mix, Sweet Fish Meal e Krill da miscelare tenendo conto delle corrette quantità e adattandosi soprattutto agli spot di pesca.
Un ulteriore alleato per la sessione odierna è il panchetto Delta JF. Una comoda postazione, confortevole e stabile, per una giornata di pesca più che sicura. Trovarsi su terreni impervi e poco stabili accade molto spesso per gli appassionati di pesca da riva, pertanto questo panchetto, con piedi in metallo fissi con un grip eccezionale su ogni fondo, permetterà di pescare in tranquillità senza correre rischi.
La giornata si conclude con le ultime catture di barbi di dimensioni discrete che i pescatori tengono a catturare con guadini dotati di rete gommata in modo da non arrecare danni ai pesci. Catture spettacolari ma anche varie, per mettere alla prova le attrezzature ma anche per trascorrere una giornata in uno spot diverso e dalle molteplici sorprese.