Come Pescare il Rombo

Rombo

E’ un predatore vorace, caccia in agguato celato fra la sabbia o il fango del fondo, catturando con rapidi scatti i piccoli pesci di cui si ciba.

La sua alimentazione è composta anche di crostacei e molluschi, per cui è diffuso nei luoghi ove questi organismi abbondano, come ad esempio le lagune.

Il pesce passa gran parte del suo tempo nascosto sul fondale e apparentemente addormentato, con gli occhi che emergono dalla sabbia e il resto del corpo sepolto; il suo mimetismo mostra il picco di efficacia durante la notte, durante la quale viene esercitata l’attività predatoria, mentre di giorno è difficile che si smuova se non in condizioni di caccia e se non disturbato da altri pesci o da presenze  estranee.

Per queste ragioni il rombo viene principalmente insidiato con le tecniche del surfcasting e dello spinning, ma anche a mosca.

La prima tecnica è sicuramente la più redditizia, specie nelle zone abbastanza frequentate dal pesce. La montatura consiste in genere in un bracciolo terminale dopo il piombo, per avere la certezza che il boccone sia giacente sul fondo; si utilizza uno 0,40 al massimo di lenza madre e uno 0,30-0,35 per il finale.

Occorre lanciare in maniera da posizionare le esche a una distanza non inferiore ai 50 m dalla linea di battigia.

 
 

Avendo a disposizione più di una canna, si possono effettuare i lanci a diversa portata, per sondare un po’ tutto il litorale. Il periodo migliore è quello che segue le mareggiate, perché è in questo momento che i rombi si avvicinano ancora di più alla spiaggia smossa dalle onde, alla ricerca di prede.

Come esche si possono utilizzare acciughe, sardine, gamberetti, pezzi di polpo, molluschi, montando il boccone su ami ad esso proporzionati.

La mangiata del rombo è delicata: il pesce inghiottisce il boccone e si ferma subito. Il combattimento è abbastanza semplice, anche se il pesce oppone la sua mole alla corrente per difendersi fino all’ultimo.

Nella pesca a spinning il rombo rappresenta una cattura abbastanza occasionale, anche se d’inverno, pescando dopo le mareggiate, è molto frequente trovarlo.

Come esche si utilizzano minnow suspending o sinking o anche piccoli jig in materiali sintetici che vengono fatti muovere “pettinando” il fondale. Il rombo ha una reattività impressionante, che dimostra in scatti agguati, al pari di altri predatori costieri.

E’ per questo che non mancano le catture a mosca, utilizzando piccoli imitazioni di pesciolini, gamberetti e granchi, in spot come spiagge, lagune o anche foci di corsi d’acqua.

Articoli correlati