La pescata odierna si svolge in una delle fisheries più belle del panorama italiano. Una location amata dai pescatori a feeder e soprattutto dai ragazzi che si stanno avvicinando a questa tecnica di pesca, ovvero il complesso di laghi Segugio. Uno spot ricco di esemplari bellissimi e tutti da scoprire.
Il team Trabucco, che si cimenterà nella sessione di pesca a method e pellet feeder, metterà in pratica e mostrerà davanti alle telecamere tutti i segreti per la cattura delle carpe con questa tecnica di pesca.
Come spiegato dal team, una delle regole fondamentali per la pesca nelle fisheries è ovviamente l’utilizzo di ami senza ardiglione, come il Match Specialist. Un amo dotato di punta penetrante e affilata al carbonio, che evita le slamature grazie alla sua curvatura all’indietro.
Un’altra regola valida non solo nei laghi Segugio ma anche in altri laghi italiani è quella di non utilizzare la pastura. I protagonisti, infatti, pescheranno utilizzando pellet ed innescando bigattini e chicchi di mais rosso. Il prodotto in questione scelto per la giornata è il Pellet Carp Brown, che ha una grande tenacità ed è ottimo anche senza l’utilizzo di collanti o altri additivi e può essere utilizzato sia con pellet feeder che method feeder.
Dopo l’introduzione di parte dell’attrezzatura e aver messo in pesca le canne, il primo pesce, di taglia anche importante, viene catturato. Si tratta di una carpa presa molto vicino alla riva. Come spiegato dall’esperto del marchio Trabucco le carpe più grandi in questo genere di lago si aggirano vicino alla riva, consapevoli che a fine pescata molte delle esche verranno rilasciate in acqua, mentre i pesci di taglia più piccola si trovano verso il centro del lago, quindi sulla lunga distanza.
Caricare il pasturatore, come dimostrato dagli esperti, è estremamente semplice. Basta riempirlo di pellet quasi completamente e poi posizionare l’amo con l’innesco del mais rosso o dei bigattini. Una volta posizionato l’innesco, basta ricoprire di pellet per avere un pasturatore caricato perfettamente.
I protagonisti del video continuano a catturare, una dopo l’altra, le carpe nel sottoriva, alternando anche i colori del mais innescato, utilizzando pertanto sia quello rosso che quello giallo e ottenendo grandi risultati dal semplice cambio dell’innesco.
L’innesco e il tipo di pasturatore, però, non sono gli unici fattori importanti in questo tipo di sessione di pesca. Il monofilo, infatti, gioca un ruolo fondamentale in quanto deve essere affondante, estremamente resistente all’usura e con una grande tenuta al nodo nonché resistente allo stress in quanto i lanci, che si susseguono uno dopo l’altro, possono mettere a dura prova la tenacità del filo stesso. Un filo con tutte queste caratteristiche è il Method Feeder, utile in tutte le situazioni di pesca a feeder.
I combattimenti della giornata spingono i protagonisti a spiegare l’importanza di una canna molto elastica e dedicata proprio al method, come la Spectrum Feeder. Una canna con una forza sufficiente per poter domare questo tipo di pesci che durante la sessione non ha risparmiato nessuna cattura ma che anzi ha contribuito alla riuscita perfetta di una giornata di pesca fruttuosa ed avvincente.