Lo short arm è un prezioso alleato dei surfcastman, una paratura che non ha limiti di impiego ed è usata soprattutto per insidiare le spigole, servendosi di armi di taglia molto generosa.
Il punto di forza dello short arm è la sua capacità autoferrante che mette il pesce che abbocca, in contrasto con l’inerzia della zavorra. Per questo consigliamo di abbinarlo ad una zavorra ad alta tenuta, tipo a piramide o a cono.
Nella maggior parte dei casi, chi usa questa paratura, posiziona lo snodo (dell’unico bracciolo) molto basso lungo il trave.
Lo snodo potrà essere costituito da una girella a barilotto, posta tra due perline a loro volta bloccate o incollate. Consigliamo di realizzare il trave con un monofilo di diametro sostenuto, di solito compreso tra lo 0,50 e lo 0,60. La lunghezza invece varia tra 1,40 mt a 60 cm circa.
E’ facile comprendere che utilizzando uno short arm anziché un long arm, a parità delle altre condizioni (vento, canna, mulinello, filo in bobina, piombo, amo ed esca) arriveremo più lontano.
SHORT ARM CON CLIP ROVESCIATA
Questo calamento è quasi identico al precedente, la differenza consiste nell’aggiunta di un gancetto ferma esca (bait clip). Questo viene fissato sulla lenza del trave, all’estremità superiore, proprio sotto il capocorda.
E’ particolarmente indicato quando c’è la necessità di raggiungere una distanza importante, ai limiti delle possibilità concrete con uno short arm classico. Lo short arm clippato risulta utile nelle situazioni dove l’azione di pesca è disturbata dal vento
SHORT ROVESCIATO
Aumentando la distanza tra lo snodo e il piombo di ottiene lo short rovesciato che garantisce ottima mobilità, eccellente tenuta ai grovigli, e tempestiva sensibilità trasmessa alla vetta della canna al momento dell’abboccata.
Con questo calamento è possibile insidiare di tutto, dalla preda da trofeo al pescetto da rilasciare. Si può costruire in maniera molto semplice inserendo una girella tubolare direttamente sullo shock leader o sulla lenza madre dello 0,35-0,40. La distanza tra la girella e il dispositivo di attacco del piombo dovrà variare a seconda dello stato del mare.
Dallo snodo non ci resta che connettere il bracciolo recante l’amo che in ogni caso deve essere di alcuni centimetri inferiore a quello del trave per evitare garbugli con lo sgancio rapido o il moschettone dove è collegata la zavorra. Il diametro varierà a seconda del moto ondoso e dall’esca impiegata. Se non si vuole inserire lo snodo sulla lenza madre, bisognerà preparare dei travi.