L’orata è un pesce favoloso che affascina un gran numero di pescatori di acqua salata che amano insidiarla sia da riva che dalla barca e soprattutto durante tutte le varie stagioni dell’anno.
Il video tutorial odierno, girato dalla Tubertini, è dedicato proprio alla realizzazione di una montatura perfetta per la pesca delle orate, una montatura che consente di utilizzare un grande ventaglio di esche come granchi, sardine senza testa o pezzi, calamari, ma tanto versatile da poter anche essere utilizzate per una sorta di pesca alla traina con innesco di lamelle di calamari e tentacoli di polpo oppure per insidiare i cefali a galla con innesco di pezzi di pane.
Il nodo principe di questa montatura è un nodo infallibile che il protagonista del tutorial identifica con il nome di nodo “cavallini , in onore di Giancarlo Cavallini, grande pescatore degli anni passati. Un nodo semplice nella realizzazione, ma incomparabile dal punto di vista della tenuta, una caratteristica molto importante se quella da insidiare sono pesci combattivi e non sempre facili da allamare.
Tuttavia un nodo perfetto ed impeccabile non basta, c’è bisogno della grande qualità di ami resistenti e super affilati per fare la differenza. L’orata è un pesca caratterizzato da un apparato boccale molto particolare, costituito da placche ossee che ne rendono difficile la penetrabilità, ed è per questo che l’amo scelto per questa pesca deve essere realizzato con materiali e tecnologie d’avanguardia che aiutano e facilitano la fase di cattura della preda, degli ami come i nuovissimi Tubertini 54 TS, realizzati in Giappone.
La montatura presentata è costituita da tre ami legati in linea proprio con il nodo cavallini. Le varie fasi della sua realizzazione sono spiegati in minuzioso dettaglio, così come viene chiaramente specificato che è il pescatore a scegliere, in base alle proprie esigenze, non solo il numero degli ami da montare ma anche la distanza tra loro.
Con il nylon si realizza un’ampia asola facendo in modo che il capo destro vada posizionato dietro quello sinistro prima di inserire l’amo con la punta rivolta verso l’alto. Con il capo libero si iniziano a realizzare dei giri intorno al gambo dell’ambo dall’interno verso l’estero e poi si ruota il filo verso sinistra iniziando a realizzare intorno al gambo delle spire consecutive tutte verso sinistra. Vari studi sul nodo e sulla sua resistenza hanno mostrato che sono 9 le spire da realizzare per avere la massima performance della montatura.
Non perdere il video tutorial e segui passo passo la realizzazione di questa montatura versatile dalle incredibili prestazioni.