Il long arm, composto da un solo bracciolo lungo posato sul fondo, è la paratura più usata in assoluto nella pesca a mare calmo o poco mosso.
Come si realizza: prendiamo uno spezzone di filo del diametro di 0,40-0,60, e realizziamo uno snodo con stopper-perlina-girella-perlina stopper in modo da realizzare una struttura che sia in grado di scaricare le torsioni.
Aggiungiamo ad una estremità un’asola alla quale si aggancerà un moschettone tramite un nodo palomar, alla quale attaccheremo un piombo fisso. All’altra estremità realizziamo un’asola alla quale si aggancerà il moschettone dello shock leader. Il nostro long arm sarà pronto.
Bisogna sapere che il long arm può essere usato anche in certe condizioni di pesca nel mare mosso senza correre il rischio di generare garbugli. Sarà necessaria una certa profondità d’acqua e soprattutto che il bracciolo non sia realizzato con la lenza troppo fine, diciamo al di sotto dello 0,30.
Spesso capita che nella fase di scaduta, la corrente marina secondaria si bilanci con la primaria, contribuendo a non generare un eccessiva turbolenza. sarà il momento buono per usare questa montatura.
Il long arm sarà ideale per ricercare l’orata, un pesce sospettoso, anche se in tali situazioni perde gran parte della sua diffidenza. Se usiamo il bibi potremo salire con il diametro fino allo 0,30.
Una brillatura realizzata per i pimi 20-30 cm del bracciolo, ci aiuterà a pescare correttamente senza il rischio di creare garbugli.
Una variante del long arm è la coda di topo che si può realizzare in due modi:
Congiungiamo uno spezzone di 40 cm dello 0,45 o 0,50, al finale tramite un nodo composite doppio o un improved clinch.
Suddividiamo il terminale in tre sezioni: 40 cm dello 0,50, seguiti da 30 cm dello 0,40 e dal bracciolo di spessore compreso tra 0,35 e 0,25.