Occhio...Al Pesce Serra

Serra

Predatore spietato e di elevata furbizia, il pesce serra negli ultimi anni è sempre più presente nelle nostre località costiere.

La sua vista acutissima fa si che riesca ad individuare perfettamente la punta dell’amo all’interno dell’esca , evitandola, e rendendo  spesso difficile la sua cattura.

Tecniche ed attrezzature per la pesca del pesce serra

Grande combattente, quando è allamato si difende a galla, dandoci quindi la possibilità di insidiarlo con attrezzature ultra light.

Vista la forza naturale con cui attacca le prede, e l’incredibile dentatura, per la cattura del pesce serra è indispensabile usare  terminali muniti di cavetto d’acciaio, soprattutto se si stratta di pesca da spiaggia o da terra, al quale si collega la lenza madre tramite un nodo di giunzione.

Si suggerisce a tal proposito, il “composite”, che oltre ad essere di facile esecuzione, ci permette di unire in maniera solida e affidabile due fili di diametro e materiale diverso. Nella creazione del nodo, le spire dovranno essere non meno di 10-12, e quando si procede alla chiusura,  attenzione a non accavallarle.

Naturalmente una canna lunga e potente aiuta nel combattimento e nelle repentine fughe e cambi di rotta.

Come esche assolutamente da prediligere sanguinolenti tranci di sarda o muggine, oppure aguglia e muggine nel caso della pesca con il vivo.

Altamente consigliato è poi l’utilizzo di un terminale lungo al fine di donare più naturalezza possibile all’esca. Molto indicati sono i minitrave  che consentono ottimi lanci se si usa la trancia, mentre se si usa il vivo è consigliabile la montatura con piombo derivato, oppure la teleferica. 

 
 

Nel primo caso si tratta di una montatura scorrevole, in cui il finale è in linea con il madre (e/o shockleader) collegato tramite girella. Ad essa si abbina uno spezzone di nylon mediante una seconda girella che in questo caso sarà libera di scorrere, e cui si attaccherà il piombo.

E’ fondamentale che la lunghezza del bracciolo sia una volta e mezza la lunghezza dello spezzone del filo di nylon dotato del piombo, e che gli ultimi 30 cm del finale siano in cavetto d’acciaio di libbraggio adeguato alla preda.

La teleferica invece non è altro che un long arm alla cui estremità superiore è stata legata una girella con moschettone del tipo rolling che, dopo aver lanciato e messo in tensione, andrà agganciata al corpo di lenza e resterà libero di scorrere fino al piombo (per evitare lo stress del lancio al pesce esca che sarà libero di nuotare e di attirare con le sue vibrazioni il predatore).

La scelta dell’amo

In base al pesce esca prescelto, si possono utilizzare uno o due ami, sempre di buone dimensioni, dotati di punta acuminata, meglio se a gambo corto e a pancia tonda con occhiello.

Considerata la vista acuta del pesce serra, si preferiscono ami nichelati che si mimetizzeranno meglio nell’esca.

Nel caso si usassero due ami, nella fase di abbocco,  una reazione potente della preda potrebbe causare la rottura del terminale, quindi è preferibile che i due uncini non siano scorrevoli.

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